Pulizie di primavera: Google chiude Reader

Otto anni dopo il suo lancio, dal 1° luglio Google mette la parola fine allo strumento pensato per organizzare e gestire i contenuti su Web.

Otto anni dopo il varo, con il prossimo 1° luglio si chiuderà l’era di Google Reader.
Lo ha annunciato la stessa Google, nel tradizionale post con il quale rende note le sue ”pulizie di primavera”, giustificando la sua scelta con la più plausibile e la meno discutibile delle motivazioni: negli anni l’utilizzo dello strumento, che comunque ha una vasta schiera di utenti fedeli, si è ridotto, e dunque non è più sensato proseguire oltre nella sua manutenzione.

Al momento del lancio, nel 2005, Google aveva presentato Reader come una soluzione per organizzare e gestire i contenuti interessanti per l’utente, senza dover continuamente tornare su ciascun sito alla ricerca di aggiornamenti.
Negli anni, altre soluzioni sono entrate nel portafoglio di Google e già con il lancio di Google+ qualcuno aveva preconizzato che i giorni di Reader potessero dirsi contati.
Era, sostiene qualche commentatore statunitense, un prodotto all’avanguardia al momento del suo lancio, oggi superato dai tempi.
Consentiva una personalizzazione nella sottoscrizione dei feed che RSS feed non permetteva e negli anni Google lo aveva utilizzato anche come laboratorio di integrazione per altre due tecnologie e prodotti, da Gears a Talk.
Poi sono arrivati Google+, che enfatizza alcune delle funzionalità social di Reader, e Current, che al momento, va detto, funziona solo su piattaforme mobile e Reader non è più una priorità, come ben dimostra l’annuncio di ieri.

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