Profitti in calo per Bt

Ma vendite superiori al previsto ‘salvano’ i risultati del terzo trimestre dell’esercizio fiscale 2002 chiusosi con entrate nette in calo del 38%, ma con profitti operativi in crescita del 43%, rispetto a un anno fa

17 febbraio 2003 Calano i profitti, ma non le vendite e i risultati operativi per British Telecom Group. Il colosso della telefonia inglese ha, infatti, chiuso il terzo trimestre dell’esercizio fiscale 2002 con un calo delle entrate nette pari al 38%, ma un incremento dei profitti operativi nell’ordine del 43%, grazie a vendite superiori al previsto.
Nella trimestrale chiusasi lo scorso dicembre le entrate nette si sono attestate sui 445 milioni di sterline, rispetto ai 721 milioni registrati nel medesimo periodo dell’esercizio precedente.
Allo stesso tempo, i profitti operativi sono passati dai 426 milioni di sterline di fine Q3 2001 agli attuali 752 milioni. Un risultato ottenuto grazie all’incremento dell’1% registrato nelle vendite che, nella trimestrale considerata, hanno raggiunto i 4,70 miliardi di sterline, rispetto ai 4,66 miliardi di un anno fa.
Nel frattempo, il fatturato proveniente dai servizi voce, registrato dalla divisione Bt Retail, ha subito un decremento del 5% in termini di volumi delle chiamate. La riduzione dei costi attuata dalla società ha, comunque, prodotto un incremento del cash flow aziendale e un sostanziale aumento della profittabilità. E ora, dalla vendita delle azioni possedute nella francese Cegetel, Bt conterebbe di recuperare 2,6 miliardi di sterline.

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