Poste vuol fare il Vmno. Con Vodafone

Fonti finanziarie parlano già di accordo, ma Vodafone preferisce il no comment. Lunedì il tema in discussione al cda di Poste.

La notizia è stata anticipata questa mattina su Il Sole
24 ore: Poste Italiane è pronta a entrare nel mercato dei servizi di telefonia
cellulare in veste di operatore mobile virtuale.
Partner dell’iniziativa,
Vodafone.
La voce è stata poi ribadita anche da una nota di Radiocor,
a metà giornata, citando fonti finanziarie e confermando il nome di Vodafone
quale candidato.

In realtà, la questione verrà discussa nella giornata di
lunedì, nel corso del Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane, riunito
per approvare il bilancio 2006.

Secondo quanto anticipato da Il Sole 24
ore, Poste Italiane si starebbe preparando, così come Coop, a vendere i servizi
telefonici con marchio e tariffe proprie attraverso la rete dei suoi 14.000
sportelli.

Da parte sua,
Vodafone non conferma, anzi, ribadisce la propria volontà di
non commentare voci o indiscrezioni che riguardano terze parti e che
non sono confermate dai diretti interessati
.

E’ però vero che a fine
gennaio, Vodafone ha inviato una lettera di impegni all’Antitrust, impegnandosi
a fare ”quanto ragionevolmente possibile” per chiudere entro la fine del
mese di marzo ”un accordo giuridicamente vincolante, preparatorio o
definitivo” per permettere l’accesso alla propria rete di un operatore di
telefonia mobile virtuale, che dunque sarebbe in grado di offrire servizi di
telefonia mobile senza avere una propria rete, acquistando all’ingrosso (in
wholesale) l’accesso alla rete di un altro operatore.

L’unica conferma è
dunque l’impegno sancito con l’Antitrust e l’esistenza di colloqui con più
soggetti. Sempre nei confronti dell’Antitrust, poi, Vodafone si è impegnata a
garantire che le condizioni offerte all’operatore mobile virtuale siano tali da
permettergli di formulare offerte competitive con adeguati ritorni
economici.

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