Più marketing per vendere il made in Italy

Partner un po’ meno tecnologici, ma più consapevoli di proporre un marchio importante sul mercato di casa nostra. Così li vorrebbero le società come Esa

«Un intervento accorato», così è stato definito da Giancarlo Capitani il discorso introduttivo di Esaword 2006 del presidente della software house riminese, Antonello Morina.
E in effetti, per la consueta chiamata alle armi da rivolgere ai partner Esa che intervengono all’evento di apertura, quest’anno Morina non ha usato il solito tono forte, energico, in qualche caso fin aggressivo, al quale ci ha abituato.
Questa volta ha cercato di fare leva su altri valori. Da una parte ha, infatti, richiamato i suoi a ritrovare quelle motivazioni e quell’energia che hanno contribuito a far grande Esa negli anni 80 e 90. Dall’altra ha tentato di spronarli ricordando loro quanto forte sia stata la Esa, quanto timore abbia fatto nascere nei concorrenti, quanto interesse abbia sollevato negli anni d’oro nei fornitori di tecnologia e nei grossi vendor internazionali. Per Morina, naturalmente, Esa non ha minimamente perso la propria forza, né dal punto di vista tecnologico e neppure da quello della notorietà e del dinamismo aziendale.

I partner la pensano allo stesso modo? Sono tutti convinti che con i prodotti Esa si possa continuare a crescere, facendo aumentare il numero delle società che usa la tecnologia Esa? Questa è la domanda che Morina formula retoricamente a se stesso. La risposta non la da, anche se, ovviamente, la si intuisce. Sono troppo pochi i partner Esa che continuano ad andare sul mercato con la necessaria “cattiveria” e con la sicurezza che nasce dalla convinzione di avere un gran prodotto in mano, e anche un gran marchio.
Non sono abbastanza i partner che impostano il loro go to market in modo moderno, usando come fattore critico di successo le leve di marketing, piuttosto che l’esasperata competenza sulla tecnologia.
Così li vuole i propri partner Esa Software: imprenditori e manager, più uomini di marketing che non tecnici smanettoni, entusiasti di essere la forza di vendita di un grande marchio della tecnologia made in Italy.

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