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Pexip e Nvidia, intelligenza artificiale e deep learning per la collaboration

La multinazionale norvegese Pexip, specializzata in piattaforme di videoconferencing innovative, ha reso noto di aver avviato una collaborazione con Nvidia per esplorare le modalità in cui tecnologie avanzate quali il deep learning e l’intelligenza artificiale applicata alle conversazioni possono creare ambienti di videoconferencing più coinvolgenti e immersivi per tutti i partecipanti, a prescindere dal dispositivo usato.

l software development kit Nvidia Maxine per GPU accelerate abilita funzionalità quali elevata risoluzione, riduzione degli artefatti, tracciamento facciale, stima della postura del corpo e rimozione del rumore di fondo.
L’infrastruttura di Pexip abilita queste funzioni a livello di server, in modo che ogni partecipante a una riunione virtuale goda della stessa performante esperienza.
Insieme, le tecnologie di Pexip e NVIDIA si prefiggono l’ambizioso obbiettivo di portare gli incontri virtuali a un nuovo livello di avanzamento.

Giles Chamberlin, CTO e cofondatore di Pexip ha affermato che riunire le avanzate funzioni AI di NVIDIA con l’esclusiva architettura di Pexip consentirà alla società norvegese di reinventare le riunioni virtuali per offrire interazioni più ricche e umane.
Infatti, continua il manager, Pexip trascodifica le trasmissioni dal vivo durante le riunioni per offrire a ogni partecipante la migliore esperienza audio e video possibile. In futuro Pexip esplorerà nuove estensioni e applicazioni della sua tecnologia di trascodifica lato server con Nvidia Maxine.

Pexip e Nvidia stanno inoltre collaborando allo sviluppo di tecnologie di cancellazione del rumore per gli utenti. La qualità audio è ancora più importante di quella video nelle riunioni virtuali e i primi risultati mostrano come la rimozione dei rumori di fondo contribuisca a migliorare notevolmente l’esperienza delle riunioni.

Con un numero sempre maggiore di persone che lavorano in remoto o in modalità ibrida, le fonti di distrazione aumentano ed è importante ottimizzare l’esperienza virtuale per consentire a ciascuno di concentrarsi sulla riunione.

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