Lo specialista di software infrastrutturale taglia quasi la metà della propria forza lavoro e chiude alcuni uffici, nel tentativo di contenere i costi.
Lo specialista di software di gestione delle infrastrutture di e-business Peregrine Systems sembra passare un periodo decisamente incerto. Dopo essere stata costretta a cedere Remedy, lo specialista di Crm acquisito solo un anno fa, i vertici della società hanno annunciato in questi giorni drastici tagli del personale e nuove misure di contenimento dei costi. Nei prossimi giorni il 48% dei lavoratori in forza agli uffici statunitensi di Peregrine (1.500 sui 2.900 totali) sarà licenziato e molte sedi operative della società saranno chiuse. “Noi dobbiamo necessariamente prendere provvedimenti, nel tentativo di riallineare la nostra situazione alle mutate condizioni del mercato – ha commentato Gary Greenfield, neo Ceo di Peregrine Systems -. Intendiamo, tuttavia, rassicurare i nostri clienti perché tutte le azioni intraprese di recente avranno un impatto minimo sul livello di servizio che la nostra azienda offre”. I vertici della società, va ricordato, alcuni mesi fa hanno ammesso di aver “gonfiato” i valori di bilancio e, proprio per questo motivo, Peregrine è stata assoggettata a un’indagine formale della Securities and Exchange Commission americana. Solo poche settimane fa era stato deciso un cambio dei vertici ed era stata avviata una ristrutturazione.
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