Outsourcing “rovente” per la clientela del settore dei servizi finanziari europei

Secondo Datamonitor l’esternalizzazione dei processi di business è un territorio ancora sostanzialmente vergine e destinato a crescere molto entro il 2005. A patto che le soluzioni siano adeguate.

10 gennaio 2003 Un rapporto appena pubblicato dalla società di ricerche Datamonitor prevede che la spesa per soluzioni in outsourcing da parte delle istituzioni finanziarie europee crescerà di quasi trenta punti percentuali da qui al 2005. Intitolato “Outsourcing di It e processi di business nel settore dei servizi finanziari” afferma che l’esternalizzazione dei processi di business è un territorio ancora sostanzialmente vergine, che in questo momento è in cima alla lista delle priorità da parte degli istituti finanziari interessati all’outsourcing. Tutto dipenderà però dalle capacità dei fornitori tecnologici, perché malgrado il forte desiderio di ottimizzare e razionalizzare i propri livelli di efficienza, gli istituti finanziari continuano a nutrire un diffuso scetticismo nei confronti del modello in outsourcing, percepito come servizio troppo vincolante e fiscalmente poco vantaggioso. L’intero settore dell’esternalizzazione dei processi rischia pertanto di non dare i frutti promessi se i vendor non saranno in grado di chiarire al massimo le loro proposte. Secondo le valutazioni di Datamonitor l’industria europea delle banche e della finanza spenderà in servizi di outsourcing un volume pari a 12,4 miliardi di dollari contro i 9,7 spesi nel 2002. L’outsourcing delle infrastrutture di It rappresenta il 56% di questo mercato ed è il segmento più sviluppato. Anche l’outsourcing applicativo è in crescita ma il tema più caldo è rappresentato dall’esternalizzazione dei processi, anche se Datamonitor sottolinea che le banche sono più interessate all’outsourcing di aspetti che un tempo venivano gestiti internatmente (come il controllo dei mutui o l’amministrazione delle polizze assicurative) ma non a quello delle funzioni amministrative e gestionali più critiche. Il segmento del Bpo (business process outsourcing) crescerà di oltre 1,2 miliardi di dollari dal 2002 al 2005 con un tasso di crescita annua del 10,5% contro il 7,5-7,8% previsto per l’outsourcing infrastrutturale.

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