Microsoft o la sfida del 2005

In un documento presentato alla Sec la società prende atto delle mutate condizioni di mercato e mette le mani avanti. Dalla crescita di Linux al calo nelle vendite pc ecco i fattori che minacciano la sua crescita.

6 settembre 2004 Definirla “paura” non è sicuramente corretto. Si
tratta, molto più realisticamente, di una presa d’atto. Della comunicazione di
una presa d’atto.
Le agenzie americane riportano oggi la notizia di un
documento, depositato da Microsoft presso la Securities
and Exchange Commission
, nel quale la società esprime una serie di
valutazioni su come potrebbero andare le cose nel 2005.
Mani avanti?

Forse.
Microsoft definisce infatti “challenging” l’anno che verrà e
prospetta possibili impatti – non certo positivi sul suo bilancio – di
una serie di fattori che includono il rallentamento delle vendite di pc e la
diffusione di software non commerciale, leggasi Linux.
Nella
sostanza, Microsoft sostiene che il ritmo di crescita del 13% registrato
dall’industria del personal computer nel corso del 2004 difficilmente sarà
replicabile nell’anno a venire.
Nel contempo, la crescente attenzione di cui
gode il software open source potrebbe eroderle qualche quota di
mercato.
Sicuramente, Linux, soprattutto sul fronte server, sta crescendo a
ritmi più sostenuti e tutto questo, condito con il sale della nuova accettazione
da parte del mercato e degli analisti, potrebbe tradursi in un calo nelle
vendite di licenze di prodotti Microsoft.
Nel documento, però, Microsoft ha
già identificato anche i segmenti nei quali è pronta a dare battaglia: motori di
ricerca, in primis. E poi consumer electronics. Senza naturalmente dimenticare
le pmi.

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