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Microsoft Build: le app del futuro sono cloud native e si eseguono ovunque

Microsoft Build è l’evento, tutto digitale, che si tiene dal 25 al 27 maggio, dedicato agli sviluppatori, ed è a loro che si rivolge la società di Redmond nel presentare le ultime novità relative allo sviluppo su Azure e multicloud.

Gabe Monroy, Vice President di Azure Developer Experience in Microsoft, cita una stima secondo la quale la popolazione globale di sviluppatori raggiungerà 71,5 milioni nel 2030, un aumento di 44,5 milioni di sviluppatori rispetto ad oggi.

Ogni nuovo sviluppatore porta con sé idee e innovazioni che vorrebbe condividere con il mondo.

La mission di Microsoft è quella di fornire a questa prossima generazione di sviluppatori strumenti e servizi cloud di livello globale che consentano loro di creare le applicazioni del futuro.

Queste applicazioni del futuro, sottolinea Microsoft, saranno infuse di intelligenza artificiale per fornire insight avanzati. Incorporeranno inoltre tecnologie e librerie open source provenienti da tutto il mondo. Saranno affidabili sotto carico e sicure per progettazione.

E verranno costruite, aggiunge ancora Microsoft, con strumenti che permettono agli sviluppatori di passare dall’idea al codice al cloud, senza soluzione di continuità.

I clienti di Microsoft Azure realizzano oggi queste applicazioni del futuro sfruttando tecnologie cloud-native come container, Kubernetes, microservizi, funzioni serverless e design API-centrico.

Molti, ora, desiderano ottenere le migliori esperienze di sviluppo e gestione per i loro carichi di lavoro cloud-native in Azure e nei loro ambienti on-premise, nelle location sull’edge e su altri cloud come Amazon AWS e Google Cloud.

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Il motto di Microsoft per i servizi applicativi di Azure è: “your apps, run anywhere”.

A questo scopo, alla conferenza Build, Microsoft ha annunciato (come funzionalità in anteprima) che gli Azure app services possono ora eseguire su Kubernetes e ovunque, attraverso Azure, on-premise, AWS e GCP.

Qualsiasi cluster Kubernetes conforme a CNCF connesso tramite Azure Arc è ora un target di deployment supportato per i servizi applicativi Azure.

I servizi applicativi di Azure sono progettati per funzionare insieme e sono altamente ottimizzati per la produttività degli sviluppatori.

Azure App Service rende facile la costruzione e la gestione di applicazioni web e API con una piattaforma completamente gestita e caratteristiche come autoscaling, slot di deployment e autenticazione web integrata.

Azure Functions semplifica la programmazione event-driven, con un autoscaling allo stato dell’arte e trigger e binding per integrarsi con altri servizi Azure.

Azure Logic Apps produce workflow automatizzati per integrare app, dati, servizi e sistemi backend con una libreria di oltre 400 connettori.

Azure Event Grid semplifica le applicazioni event-based con un unico servizio per la gestione del routing degli eventi da qualsiasi fonte a qualsiasi destinazione.

Azure API Management fornisce un’esperienza di gestione unificata e osservabilità completa su tutte le API interne ed esterne.

Con questi app services cloud-native, ognuno profondamente integrato con GitHub e Visual Studio Code, gli sviluppatori possono costruire oggi le applicazioni del futuro su Azure, in modo semplice e rapido.

Una delle sfide che Microsoft ha affermato di sentire di più dai clienti è che, nonostante il maggiore controllo e i benefici dell’ecosistema, Kubernetes è difficile da usare direttamente per gli sviluppatori, che devono imparare molti concetti e API avanzate, e ciò rallenta la produttività.

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Con l’annuncio che arriva dal Microsoft Build, gli sviluppatori non dovranno più scegliere tra la produttività dei servizi applicativi Azure e il controllo di Kubernetes.

Gli sviluppatori ora possono creare una nuova funzione Azure utilizzando il loro normale flusso di lavoro, usare le funzionalità integrate come i trigger storage queue, indirizzare un cluster Kubernetes invece di una regione Azure, quindi vedere i pod di Azure Functions apparire nella dashboard di monitoraggio Kubernetes insieme agli altri carichi di lavoro.

La stessa esperienza produttiva degli sviluppatori su Azure ora funziona su qualsiasi cluster Kubernetes collegato attraverso Azure Arc.

E non è finita qui. Man mano che gli sviluppatori iniziano ad avere come target più ambienti on premise, sull’edge, o multicloud, hanno spesso bisogno di costruire soluzioni personalizzate per l’hosting delle applicazioni, dei dati, il monitoraggio, la sicurezza e l’automazione DevOps.

Dover generare soluzioni custom che esistono solo a causa dei cambiamenti dell’ambiente di hosting è improduttivo e inaffidabile, mette in evidenza Microsoft.

Con questa possibilità, gli sviluppatori possono risparmiare tempo nella costruzione di applicazioni ibride utilizzando i portable application services abilitati da Azure Arc.

Combinando questo con l’uso di servizi di dati Arc-enabled come Azure PostgreSQL e Azure SQL, sia le applicazioni che i loro dati possono ora essere eseguiti ovunque utilizzando servizi cloud completamente gestiti. Una possibilità che Microsoft sottolinea essere unica nel settore.

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