Microsoft bene ma non convince

Una trimestrale anche al di sopra delle aspettative degli analisti, ma segnata dal neo del calo nei contratti di licenza pluriennali. Male anche Xbox

23 gennaio 2004 Nel secondo trimestre dell’esercizio finanziario in
corso, Microsoft ha registrato un incremento del 19%
nel fatturato, passato da 8,54 a 10,2 miliardi di dollari
, al quale fa
però da contraltare un calo di 17% negli utili, che scendono da 1,87 a 1,55
miliardi di dollari, pari a 14 cent per azione.
Le ragioni del calo vengono
attribuite dall’azienda al completamento di un programma di riacquisto
di stock option
possedute dai dipendenti, che ha sensibilmente ridotto
un risultato che avrebbe potuto raggiungere i 30 cent ad azione.
Gli
analisti, da parte loro, tengono in relativa considerazione la questione legata
alle stock option, mentre tendono piuttosto a puntare il dito sul calo
degli introiti derivanti dai contratti di licenza pluriennali
, scesi
più di quanto non fosse previsto. Indicatore considerato critico, soprattutto
oggi che Linux sta diventando una alternativa credibile, anche a fronte dei
continui attacchi ai sistemi Windows.
Tuttavia, una volta espressa
l’inevitabile critica, gli analisti si sono trovati concordi nel dire che la
casa di Redmond è riuscita a godere dei benefici di un mercato pc finalmente in
ripresa, senza contare che le prospettive per Windows Server 2003 e Office 2003
sono in ogni caso positive.
Per quanto riguarda il trimestre in
corso
, la società prevede un fatturato compreso tra gli 8,6 e
gli 8,7 miliardi, con utili tra i 23 e i 24 cent ad azione, mentre per l’intero
esercizio la società si attende un utile di 82 oppure 83 cent, a fronte di un
fatturato tra i 35,6 e i 35,9 milioni di dollari
, cifre comunque
superiori a quanto finora atteso da Thomson First Call.

Analizzando un
po’ più in dettaglio la composizione del fatturato, si registra una solida
crescita a due cifre per i prodotti delle linee Windows Xp e
Office
, grazie all’incremento della domanda consumer e alle ripresa
dell’investimento da parte del mercato corporate, sia per quanto riguarda i
desktop sia per quanto riguarda i server. Naturalmente, la società ha
beneficiato anche della debolezza del dollaro, che ha aiutato ad aumentare la
contribuzione da parte di Europa e Giappone.

Più in dettaglio ancora, la
divisione Client, che segue le versioni standard per desktop e
notebook di Windows, ha registrato un incremento del 21% nelle
vendite, a 3,06 miliardi di dollari.
Anche per la divisione Server e
Tools
, che include Windows Server, si parla di un incremento
del 21%
a 2,13 miliardi, mentre la divisione Information
Worker
, che ha a portafoglio Office, ha messo a segno un +27% a 2,9
miliardi di dollari.
L’area Crm, ovvero la divisione Business
Solutions
, è cresciuta invece del 41% rispetto al pari periodo
dell’anno precedente, raggiungendo un fatturato di 190 milioni.
Cresce da 38
a 63 milioni l’area mobile embedded, mentre l’unica divisione a
registrare un calo anno su anno è Home and
Entertainment,
che ha a listino Xbox, che scivola indietro del 5% a
1,27 miliardi.

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