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MacBook Air 15″: due cose che ci piacciono e due che ci convincono meno

Tra i nuovi Mac svelati all’ultima edizione della WWDC, e che ora sono disponibili sia negli store online che nei negozi fisici, l’unico a rappresentare una novità assoluta per il catalogo Apple è il nuovo MacBook Air 15″.

Non è certo una novità la gamma entry-level dei laptop Apple, ma è una novità il fatto di poter ora acquistare un portatile Apple con schermo da 15 pollici (per l’esattezza, un Display Liquid Retina da 15,3″) senza dover orientarsi per forza verso il MacBook Pro.

Finora la dimensione massima dello schermo per un MacBook Air era stata di 13 pollici ed è stata accolta con favore l’opportunità di poter scegliere un portatile della linea d’ingresso con uno schermo più grande, per chi non ha necessariamente bisogno delle prestazioni e delle funzionalità aggiuntive di uno dei modelli MacBook Pro (che comportano anche una spesa superiore).

Inoltre, è l’unico portatile tra gli ultimi Mac presentati, insieme al Mac Pro Apple Silicon, che rappresenta il Mac più potente e segna il termine della transizione ai chip Apple, e il Mac Studio, con chip M2 Max e il nuovissimo M2 Ultra.

Il laptop è sempre un formato particolarmente apprezzato dagli utenti, per cui è inevitabile che il MacBook Air 15″ abbia suscitato un forte interesse. E sembra avere le caratteristiche per rappresentare una valida opzione per molti utenti Mac.

Si tratta dunque di una macchina che ha molte frecce al proprio arco; come è inevitabile che sia, per ogni nuovo modello, ci sono anche delle cose che avremmo voluto fossero diverse, nel nuovo MacBook Air.

Vediamo dunque quali sono le due cose che ci piacciono di più del MacBook Air 15″, e quelle che avremmo desiderato ottenere.

Cosa ci piace del nuovo MacBook Air 15″

MacBook Air 15

Il display

Sì, il primo punto è banale e scontato, ma non poteva essere altrimenti. L’ampio schermo da 15,3″ con risoluzione da 2880×1864 pixel, che si apre nell’elegante design del MacBook Air di ultima generazione, pur non includendo alcune delle tecnologiche avanzate dei display dei MacBook Pro, è una alternativa che, ora che è arrivata sul mercato, porta a chiedersi perché Apple ci abbia messo tutto questo tempo per proporla.

Il MacBook Air rimane la linea d’ingresso tra i portatili Apple, ma l’ultimo modello è pur sempre equipaggiato con uno scattante chip Apple M2 con CPU 8‑core, GPU 10‑core e Neural Engine 16‑core. Ora che, con la versione da 15 pollici, può fornire anche una scrivania dalle dimensioni sufficientemente comode per un ampio spettro di attività, sicuramente può rispondere meglio alle esigenze di più tipologie di utenti.

MacBook-Air-15

Non solo schermo

Pur essendo l’elemento chiave di scelta, lo schermo dalle dimensioni più grandi (15,3″ contro 13,6″) non è l’unica caratteristica che differenzia il modello di MacBook Air da 15 pollici da quello da 13 pollici. Ci sono altri elementi secondari che concorrono a giustificare ancora di più i 300 euro aggiuntivi che bisogna pagare per acquistare il 15 pollici base (1.649 euro) al posto del 13 pollici base (1.349 euro).

Il chip è lo stesso, Apple M2, ma, mentre il MacBook Air 13” nella configurazione base offre una GPU 8-core, il MacBook Air 15” nella configurazione base può contare su due core grafici in più, grazie a una GPU 10-core.

Inoltre, evidentemente consentito dalle maggiori dimensioni dello chassis, il MacBook Air 15” incorpora un sistema audio a sei altoparlanti con woofer force‑cancelling, rispetto al sistema audio a quattro altoparlanti del modello più piccolo. Sempre a proposito di dimensioni, anche il Trackpad Force Touch è più grande (come del resto anche tutto il portatile, chiaramente, e questo per alcuni potrebbe rappresentare invece uno svantaggio).

Anche nel comparto batteria e alimentazione ci sono differenze. Apple specifica che il MacBook Air 15” ha una batteria integrata ai polimeri di litio da 66,5 wattora, mentre quella del 13” è da 52,6 wattora. I dati di autonomia dichiarati da Apple sono però identici per entrambi i modelli: fino a 15 ore di navigazione web in wireless e fino a 18 ore di riproduzione film nell’app Apple TV. In base ai dati di Apple, quindi, il 15” non presenta un miglioramento nell’autonomia, ma nemmeno un peggioramento nonostante il display più grande.

Infine, sempre confrontando le configurazioni di base, il MacBook Air 15” ha in dotazione l’alimentatore a doppia porta da 35W, invece del semplice alimentatore USB‑C da 30W del 13”.

Volendo configurare il MacBook Air 13″ base con il chip Apple M2 con GPU 10-core e l’alimentatore a doppia porta USB‑C da 35W, il suo prezzo salirebbe a 1.489 euro e la differenza con il modello da 15” base si ridurrebbe a 160 euro, per lo schermo più grande e un sistema audio migliore.

In cosa vorremmo che il MacBook Air 15” fosse diverso

Come qualsiasi opera dell’ingegno umano, nemmeno il MacBook Air 15” è perfetto, chiaramente. Vediamo allora le due cose che ci convincono di meno.

MacBook Air 15

8 GB di memoria e SSD da 256 GB

Se uno schermo più grande e un chip Apple M2 ci ha fatto immaginare scenari multi-tasking un po’ più avanzati (se non impegnativi e verticali quali quelli adatti a una workstation professionale), la dotazione standard ci ricorda il posizionamento del MacBook Air 15” e ci riporta a più miti consigli. Oppure ci “costringe” a un upgrade preventivo, in fase di acquisto; perché, ricordiamolo: né la memoria unificata né lo storage SSD sono accessibili dall’utente per upgrade successivi. Quindi, se pensiamo che potrebbe servirci più memoria, anche in futuro, l’unica è richiedere l’espansione al momento dell’ordine.

Inutile girarci intorno: se gli 8 GB di memoria unificata e un’archiviazione SSD interna da 256 GB di default possono forse soddisfare esigenze di base, è anche vero che rischiano di limitare le potenzialità e compromettere la longevità della macchina. Una già più confortevole dotazione minima di 16 GB di memoria unificata e SSD da 512 GB è purtroppo riservata ai MacBook Pro da 14” e 16”. Con il MacBook Air, anche quello da 15”, dobbiamo accontentarci di partire da 8 GB/256 GB.

Certo, possiamo eseguire l’espansione in sede di personalizzazione della configurazione, ma per fare l’upgrade del MacBook Air 15” a 16 GB di memoria e SSD da 512 GB dovremo spendere 460 euro in più, rispetto al prezzo base, e arrivare a un costo complessivo di 2.109 euro. È in ogni caso un fattore su cui ragionare bene, la scelta della giusta configurazione per le nostre esigenze.

M2

C’è sempre un processore più veloce in arrivo

Il MacBook Air da 15” quasi non era ancora arrivato sugli scaffali che in rete già erano usciti i rumor sul fatto che Apple stia testando la nuova versione con chip M3.

Dei nuovi, attesi chip Apple M3, si era iniziato a parlare ben prima della WWDC: già alla vigilia della conferenza i rumor davano comunque per poco probabile vedere un debutto della nuova generazione di Apple Silicon alla WWDC 2023.

Le ultime congetture ipotizzano un debutto del chip Apple M3 verso la fine del 2023 o con il nuovo anno, e, di conseguenza, un eventuale MacBook Air da 15” con chip M3 potrebbe arrivare nel corso del 2024. Ma si tratta al momento solo di speculazioni, e ha poco senso mettersi già in attesa di un upgrade di una macchina appena uscita.

Nel caso del MacBook Air, la cosa un po’ atipica è che la nuova generazione con chip M2 e nuovo design era uscita a giugno 2022. A un anno di distanza, Apple ha lanciato il MacBook Air da 15” che rappresenta una grande novità per quel che riguarda la “taglia” del display, ma che si basa sullo stesso chip del modello uscito l’anno precedente.

Le tempistiche sono dunque un po’ insolite, per una gamma che vede a un anno di distanza un aggiornamento di modelli, ma non nelle tecnologie integrate. Tuttavia, i se, i ma e i condizionali non conducono a granché e, tutto sommato, nel mondo tecnologico c’è sempre una nuova versione più potente e veloce ad attenderci dietro l’angolo.

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