Parallelamente al nuovo MacBook Air e al nuovo Mac Studio, e strettamente legata a quest’ultimo, Apple ha annunciato un’altra novità hardware: M3 Ultra, che la società di Cupertino stessa presenta come il chip con le prestazioni più elevante che l’azienda abbia mai creato, con le CPU e GPU più potenti mai viste su Mac, un Neural Engine con il doppio di core e la memoria unificata più elevata di sempre su un personal computer, dichiara ancora, senza mezzi termini, Apple.
M3 Ultra integra inoltre Thunderbolt 5, con più del doppio della larghezza di banda per porta, per connessioni più rapide e ulteriori possibilità di espansione. M3 Ultra è costruito usando l’innovativa architettura di packaging UltraFusion di Apple, che collega due die M3 Max su oltre 10.000 connessioni ad alta velocità che offrono bassa latenza ed elevata ampiezza di banda. Questo permette al sistema di trattare i die combinati come un singolo chip unificato per ottenere prestazioni enormi, pur mantenendo l’efficienza energetica all’avanguardia del settore di Apple. UltraFusion mette insieme un totale di 184 miliardi di transistor per portare verso nuovi massimi le capacità già all’avanguardia nel mercato sul nuovo Mac Studio, sottolineaq l’azienda.
“M3 Ultra rappresenta l’apice della nostra architettura scalabile system-on-a-chip, pensata specificamente per chi gestisce applicazioni pesantemente threaded e che richiedono elevata ampiezza di banda”, ha detto Johny Srouji, Senior Vice President of Hardware Technologies di Apple. “Grazie alla sua CPU 32-core, alla GPU enorme, al supporto per più memoria unificata di sempre su un personal computer, alla connettività Thunderbolt 5, e all’efficienza energetica all’avanguardia nel settore, il chip M3 Ultra non ha rivali”.
Ultra in tutto: prestazioni ed efficienza energetica
M3 Ultra offre prestazioni migliori di qualsiasi chip per Mac, garantendo comunque l’efficienza energetica all’avanguardia nel settore offerta dai chip Apple, evidenzia la società di Cupertino. Ha una CPU fino a 32‑core, con 24 performance core e 8 efficiency core, permettendo prestazioni fino a 1,5 volte superiori rispetto a M2 Ultra e fino a 1,8 volte superiori rispetto a M1 Ultra. Inoltre, è dotato della GPU più potente di qualsiasi altro chip Apple, con fino a 80 core grafici per performance fino a due volte più scattanti rispetto a M2 Ultra e fino a 2,6 volte più veloci di M1 Ultra, sempre secondo i benchmark condivisi dall’azienda.
L’evoluta architettura grafica nel chip M3 Ultra include la cache dinamica, oltre al mesh shading e al ray tracing con accelerazione hardware, così può sfrecciare tra i carichi di lavoro della creazione di contenuti e i giochi più impegnativi. Il potente Neural Engine 32-core alimenta l’AI e il machine learning (ML), e apre la strada ad Apple Intelligence, il sistema di intelligenza personale che integra potenti modelli generativi nel nuovo Mac Studio. Il chip M3 Ultra è progettato per l’AI, con una CPU con acceleratori di machine learning, la GPU più potente che Apple abbia mai realizzato, il Neural Engine e oltre 800 GBps di banda di memoria. Chi lavora a livello professionale con l’AI – afferma Apple – può usare Mac Studio con M3 Ultra per elaborare modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) con oltre 600 miliardi di parametri direttamente sul dispositivo: il desktop ideale per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale.
Memoria unificata e connettività di nuova generazione
L’architettura di memoria unificata del chip M3 Ultra ha più memoria a banda larga e bassa latenza di qualsiasi PC, dichiara Apple. Con una capacità a partire da 96GB, il sistema può essere configurato fino a 512GB, vale a dire più di mezzo terabyte. Una memoria di gran lunga superiore rispetto alle schede grafiche delle workstation più avanzate attualmente disponibili, così i flussi di lavoro professionali, che richiedono enormi quantità di memoria grafica, come il rendering 3D, gli effetti visivi e l’AI, sono praticamente senza limiti.
Il chip M3 Ultra porta su Mac Studio la tecnologia Thunderbolt 5, che permette di trasferire dati con velocità che raggiungono i 120 Gbps, più del doppio rispetto a Thunderbolt 4. Ogni porta Thunderbolt 5 è supportata dal proprio controller, progettato su misura direttamente sul chip. In questo modo ogni porta su Mac Studio ha una larghezza di banda dedicata: Apple la definisce l’implementazione Thunderbolt 5 più potente del settore.
Le porte Thunderbolt 5 su Mac Studio fanno la differenza per gli utenti pro che richiedono velocità di trasferimento elevate per le unità di archiviazione esterna, docking e soluzioni hub, e vogliono essere pronti per lo chassis di espansione di nuova generazione. La tecnologia Thunderbolt 5 permette anche di collegare tra loro diversi Mac Studio per flussi di lavoro che sfidano i limiti della creazione di contenuti e dell’esplorazione informatica.
Tecnologie all’avanguardia integrate
Per ottimizzare prestazioni ed efficienza, il chip M3 Ultra integra le evolute tecnologie Apple direttamente sul chip:
- UltraFusion, la tecnologia di packaging sviluppata su misura da Apple, utilizza un interposer in silicio incorporato che connette due die M3 Max su oltre 10.000 segnali, offrendo un’impressionante larghezza di banda inter-processore da 2,5 TBps a bassa latenza e facendo rilevare M3 Ultra dal software come un singolo chip.
- Con il doppio delle risorse del chip M3 Max, il media engine nel chip M3 Ultra può eseguire ancora più elaborazioni video simultanee. Il chip offre codifica video H.264 dedicata con accelerazione hardware, HEVC e quattro motori ProRes di codifica e decodifica, che consentono al chip M3 Ultra di riprodurre fino a 22 stream di video ProRes 422 a 8K.
- Il motore del display supporta fino a otto Pro Display XDR e oltre 160 milioni di pixel.
- Il Secure Enclave, insieme all’avvio protetto con verifica hardware e alle tecnologie anti-exploit in fase di esecuzione, garantisce una sicurezza ai vertici del settore.
Inoltre, le performance ad elevata efficienza energetica di M3 Ultra aiutano il nuovo Mac Studio a soddisfare gli elevati standard Apple in tema di efficienza energetica e a ridurre anche la quantità totale di energia utilizzata nel corso del ciclo di vita del prodotto. Oggi Apple è già a impatto neutro per quanto riguarda il settore Operations e, nell’ambito del piano Apple 2030, sta lavorando verso l’ambizioso obiettivo di diventare a impatto neutro entro la fine di questo decennio.
Curiosamente, il nuovo Mac Studio è equipaggiato con un chip Apple M4 Max nella configurazione base, e, per l’appunto, con un M3 Ultra in quella top di gamma. Nella versione precedente – con i chip M2 Max e M2 Ultra – così come nella prima – con i chip M1 Max e M1 Ultra – entrambe le versioni del SoC utilizzato appartenevano alla stessa generazione.
Invece, per quest’ultima iterazione, non vediamo un M4 Ultra, bensì un M3 Ultra. Ci sarà un M4 Ultra? Dove lo vedremo impiegato? Nella scala dei desktop Apple, sopra al Mac Studio c’è solo il Mac Pro, che al momento è ancora “fermo” al chip M2 Ultra e che quindi verosimilmente andrà anch’esso incontro a un aggiornamento. Il chip M4 Ultra sarà “l’asso nella manica” di Apple per spingere ancora più su nelle prestazioni, e per differenziare in modo più netto dal Mac Studio, la prossima generazione di Mac Pro?
Non si sa, al momento. Non si può nemmeno escludere del tutto l’ipotesi che la generazione di chip M4 non avrà una versione Ultra.









