L’iPad in azienda? I sì e i no

Mentre Gartner parla di “un’opportunità per le imprese”, i concorrenti di Apple affilano le armi per confutarne l’uso business.

L’uso dell’iPad in azienda anima i dibattiti fra analisti, osservatori ed utenti. Difficile trovare una linea comune.

Per Gartner ad esempio l’iPad e in generale i tablet sono un’opportunità per le imprese, pur richiededno una nuova serie di politiche, tecnologie e competenze. 

“I media tablet saranno una piattaforma naturale per analisi di business e dashboard aziendali”, afferma David Willis, VP ricerca di Gartner. “Questo dispositivo è richiesto dai commerciali, in quanto più accattivante per condividere materiali di vendita collaterali e promozionali; poi verranno il Crm, order entry e configurazione di vendita. In ambienti medici, il paziente si trova più a suo agio nel capire una diagnosi e una conseguente terapia… le possibilità sono enormi”.

Tuttavia non c’è sostituzione integrale dei classici dispositivi a tastiera, per cui all’interno della giornata si dovrà ricorrere ai portatili per l’immissione dei dati testuali o per la creazione di contenuti. Né potranno sostituire i dispositivi vocali, ovvero i telefonini.

“Gartner afferma da tempo che i media tablet non sono né notebook migliorati, né smartphone migliorati, ma integrano entrambi. Confrontato con un notebook, un tablet media si accende istantaneamente, è accattivante ed ha una durata eccezionale della batteria”. 

La piattaforma che prevarrà avrà un forte ecosistema di sviluppatori, capaci di produrre una vasta gamma di applicazioni. “E in questo settore, Apple è molto più avanti di qualsiasi concorrente”, ha detto Willis. “Non solo hanno il vantaggio del first mover, ma anche per l’App Store, molto considerato dagli utenti e spesso attaccato dai detrattori: Apple sarà molto difficile da battere”.

Ma se Gartner guarda con favore al fenomeno iPad, non sono pochi quelli che lo bocciano senza riserve (ovviamente concorrenti di Apple) .

Per esempio un top manager di Dell ha affermato che il coccolatissimo iPad, magico e rivoluzionario, è destinato al disinteresse delle imprese.
“Apple è grande se hai un sacco di soldi e vivi su un’isola”, ha dichiarato Andy Lark, Dell Global Enterprise, a Cio Australia. “Un iPad con una tastiera, un mouse e un case costa 1.500 o 1.600 dollari, cioè il doppio di quello che si paga oggi”, ha proseguito, suscitando l’ilarità di Rik Myslewski di The Register che ne ha confutato le capacità aritmetiche.

Più robusti gli argomenti portati negli stessi giorni da Stephen DeWitt, senior vice president di HP America Solution Partners Organization, sulla difficoltà di lavorare con gli Apple Channel Programs, come riporta Crn

Non tutti gli sviluppatori sono innamorati del trattamento che ricevono, e su questo la concorrenza punta molto. “A differenza di Apple, il canale di HP è molto amichevole”, una fonte anonima ha detto a Crn, aggiungendo che alle volte i partner Apple “si sentono in ostaggio”. DeWitt ha esplicitato che HP sa bene che l’interesse degli sviluppatori in WebOs non avverrà dall’oggi al domani.

Inoltre il vantaggio tecnologico che Apple aveva un anno fa si è decisamente ridotto ed oggi sono molti a poter competere su questo versante, come elenca la Cnn.

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