CRM, un vademecum per sfruttare le opportunità del mobile

Secondo Gartner, fra 4 anni il 50% delle vendite Web si farà attraverso social media e applicazioni mobili. Le 8 cose da fare (e da non fare) per incrementare le vendite.

Entro il 2015 le aziende genereranno il 50 per cento delle loro vendite web attraverso social media e applicazioni mobili, secondo Gartner.

In quest’ottica, gli analisti hanno delineato 8 cose da fare e da non fare per sfruttare la massimo la ricchezza del contesto (che si affianca alla ricchezza dei contenuti) in ambito CRM.

“Entro il 2015, il contesto dei servizi sarà altrettanto influente dei motori di ricerca sul web“, ha dichiarato Gene Alvarez, vice presidente ricerca di Gartner. “Se usate correttamente, le informazioni di contesto facilitano il passaggio dall’e-commerce di oggi a quello del futuro“.

Vediamo nel dettaglio i consigli di Gartner.



1. Creazione del profilo

  • Consentire l’ingresso per la prima volta (la creazione del profilo) da qualsiasi punto di interazione;
  • non richiedere la registrazione sul sito prima di poter usare l’applicazione mobile.

Inoltre le organizzazioni devono inoltre garantire che tutte le informazioni inserite sul telefono siano aggiornate in tempo reale sul profilo master.



2. Tutti i dispositivi sono diversi tra loro

  • Mappare le funzionalità per tutti i terminali e per ogni rete;
  • non presumere che tutti i dispositivi siano uguali, né che tutte le reti abbiano la stessa capacità.

Un’adozione forte richiede una facilità di accesso e di gestione. “Sorprendentemente, alcune applicazioni di base ignorano le pratiche di sviluppo mobile, come la richiesta di una connessione Wi-Fi per scaricare grandi moli di dati“, ha detto Alvarez.



3. Partecipazione della community

  • Dare all’utente finale il controllo della partecipazione alla comunità;
  • non connettere l’utente ad altri senza permesso.

I clienti non utilizzano le applicazioni se credono di cedere il controllo o se pensano che la loro privacy venga violata. Questo è uno dei motivi per l’aumento del check-in nel modello del mobile social networking, dove l’utente deve individuare in modo esplicito se stesso in un luogo particolare, prima che le informazioni vengano trasmesse ad altre persone in rete.



4. Convenienza e disturbo

  • Sfruttare tutti e solo i canali permessi dall’utente;
  • non sovraccaricare l’utente.

Per questa particolare tematica, si preannuncia una certa difficoltà nel trovare il punto di equilibrio.



5. Partnership

  • Assicurarsi che i partner commerciali sappiano quello che c’è da sapere;
  • non progettare senza l’input dei partner.

6. Duplicazione delle informazioni

  • Scoprire tipi e fonti di informazioni di contesto che arricchiscono l’offerta;
  • non duplicare le informazioni e le fonti che sono già disponibili.

Non basta aggiungere la location-awareness alle applicazioni per arricchire l’esperienza d’uso dei potenziali clienti.



7. Piattaforma singola

  • Mantenere le informazioni utente attraverso piattaforme e sessioni;
  • non richiedere di andare su più di una piattaforma per completare la transazione.

8. Prevedere le esigenze degli utenti

  • Anticipate i bisogni;
  • non limitarsi ad aspettare che siano i clienti a dirvi quel che vogliono.

Le applicazioni che richiedono la creazione di un profilo utente portano con sè diverse informazioni sul consumatore; questo dovrebbe essere sfruttato sia puntualmente sia attraverso la storia delle interazioni.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome