Linux sempre più presente nei server aziendali

Secondo il più recente report di Forrester Research, il sistema operativo open source sembra aver iniziato a erodere lo spazio occupato prima da Windows e Unix.

12 marzo 2003 L’ultimo report su Linux, appena diffuso da Forrester Research, mette in rilievo il fatto che le aziende di tutto il mondo tendono a impiegare server Linux di basso costo basati su Intel, sostituendo le piattaforme Microsoft Windows e quelle proprietarie Unix.

Nel documento, firmato dal più autorevole analista di Forrester, Ted Schadler, assieme a Charles Rutstein, Laura Koetzle, Angela Tseng e Frank Pandolfe, si sostiene tra l’altro che «Unix proprietario su Risc sparirà completamente dalla circolazione entro il 2007». Questo avverrà a causa dei tre principali punti di forza di Linux: l’affidabilità a prezzi Intel, la scomparsa delle barriere tecnologiche e il supporto commerciale dei giganti dell’ hi-tech.

Fra le previsioni di Forrester anche l’avvento di una nuova architettura di calcolo, denominata Organic It, che dovrebbe fra l’altro diminuire i costi dell’infrastruttura attraverso il raddoppio o la triplicazione del sistema e diminuire il costo del lavoro migliorando radicalmente l’efficienza degli amministratori; e Linux si inserisce perfettamente in questa ottica.

Fra gli executive interrogati nel corso della ricerca, il 72% si è dichiarato intenzionato ad aumentare gli investimenti in Linux. «Lo stanno usando per un vastissimo spettro di applicazioni – si legge nello studio di forrester – comprese alcune che terrorizzeranno Microsoft».La ricerca rivela inoltre che ad essere sostituiti con Linux sono più i sistemi Windows su Intel che non i Solaris di Sun Microsystems.

I suggerimenti di Forrester alle aziende sono precisi: basta con gli acquisti di Unix proprietario; usare Linux su macchine mainframe. Il consiglio per Microsoft è quelo di passare all’open source, mentre Sun dovrebbe semplicemente «dire sì a Linux su Sparc». Secondo gli estensori del report, si tratta di mosse inevitabili; ma Peter Houston, senior director di Windows Server Strategies, ha dichiarato seccamente che Microsoft non ha alcuna intenzione di adattare il proprio software all’ambiente Linux. Da parte sua Jonathan Schwartz, executive vice president di Sun software group, ha ribadito che Sun non adotterà mai Linux per i sistemi Sparc di fascia alta. «Perché dovremmo farlo – ha chiesto Schwartz – se a quel livello i nostri clienti vogliono Solaris?»

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