Legacy e cloud: il Cobol migra su Azure e Java

Visual Cobol R3 di Micro Focus aiuta gli sviluppatori a portare le vecchie applicazioni su nuove piattaforme, senza riscrivere codice.

Secondo Micro Focus attualmente nel mondo si utilizzano 220 miliardi di righe di codice Cobol, afferenti ad applicazioni aziendali e finanziarie.

Per sostenere i costi e ridurre i rischi legati alla loro riscrittura o all’adattamento alle nuove piattaforme Micro Focus ha rilasciato Visual Cobol R3.

La soluzione rende disponibile il Cobol oltre che su Windows, Unix, Linux e .Net, anche su Jvm (Java Virtual Machine) e sulla piattaforma cloud Windows Azure.

Per lavorare gli sviluppatori possono scegliere di utilizzare sia Visual Studio 2010 sia l’Ide di Eclipse.

In sostanza, partendo da un unico sorgente Cobol, è possibile eseguire la stessa applicazione su piattaforme differenti, evitando uno sviluppo specifico per ognuna.

Una nota di Micro Focus rileva come Visual Cobol R3 sia la prima soluzione a utilizzare il linguaggio Cobol direttamente su una Java Virtual Machine.

E gli sviluppatori riescono ad implementare lo stesso codice sulle piattaforme .Net e Microsoft Azure.

Il sistema introduce anche una serie di novità per il linguaggio, con costrutti C# e Java, e Visual Cobol Development Hub, uno strumento di sviluppo per i server Linux e Unix in remoto. L’hub consente agli sviluppatori di utilizzare il Cobol sui desktop per compilare il codice ed effettuare il debug in remoto.

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