Le spese legali frenano l’utile di Microsoft

Sopra le attese il fatturato per il terzo trimestre d’esercizio. Forte ridimensionamento invece per quanto riguarda gli utili: pesano 2 miliardi sostenuti per chiudere pendenze legali.

23 aprile 2004 La notizia non sorprende più di tanto, visto che
le notizie delle querelle legali che interessano Microsoft
hanno occupato per più di una prima pagina nelle ultime settimane.
Il fatto è che l’azienda, nel presentare i risultati della
trimestrale chiusa lo scorso 31 marzo, ha dovuto ammettere un calo
nell’utile netto
, ascrivibile per l’appunto all’incidenza delle
spese legali sostenute
.
Nel terzo trimestre d’esercizio, la società
ha registrato vendite per 9,18 miliardi di dollari

, in ogni caso ben al di sopra sia dei 7,84 miliardi del pari periodo dello scorso anno, sia degli 8,66 miliardi attesi dagli analisti. Il buon andamento delle vendite ha beneficiato della ripresa in atto sul mercato pc, che dunque ha spinto le vendite del sistema operativo Windows, e anche del ritorno agli investimenti da parte delle aziende, che hanno invece contribuito alla crescita del sistema operativo per il mondo server.
Per quanto riguarda
invece l’utile netto, è sceso a 1,32 miliardi di
dollari, pari a 12 centesimi ad azione

, nettamente al di sotto dei 29 cent attesi dagli analisti. Lo scorso anno, nello stesso periodo, gli utili si erano attestati a 2,14 miliardi, pari a 20 centesimi ad azione.
Pesano però su queste cifre gli oltre due miliardi
di dollari
spesi dalla società per chiudere una serie di pendenze
legali in corso. Senza questi oneri straordinari, l’utile avrebbe
raggiunto i 34 centesimi ad azione

, anche in questo caso al di sopra dello scorso anno e delle aspettative.
Soddisfatto il chief financial officer della società, John Connors: tutte le linee di business sono riuscite a rispettare le attese, se non addirittura a superarle e questo rende la società ottimista anche per quanto riguarda i prossimi mesi.
E per quanto riguarda il trimestre in
corso
, che terminerà il prossimo 30 giugno, Microsoft dichiara di
attendersi un fatturato compreso tra gli 8,9 e i 9 miliardi di
dollari,

con utili nell’ordine dei 23 centesimi ad azione.
Quanto alle linee di business, la divisione
client
, che ha in gestione la versione desktop di Windows, ha portato
il proprio fatturato da 2,5 a 2,9 miliardi di dollari. La divisione
server e tools

, che ha in gestione Windows Server, è passato da 1,8 a 2,2 miliardi, mentre la business unit information worker, che ha in gestione la linea Office, è passata da 2,3 a 2,7 miliardi.
Bene
anche Msn, passata da 508 a 591 milioni, mentre piuttosto
significativo è l’incremento messo a segno dalla unit home ed
entertainment

, il cui prodotto di punta è la Xbox, passata da 453 a 530 milioni.
Infine la divisione Business
Solutions
passa da 143 a 157 milioni, mentre la divisione
mobile ed embedded

passa da 46 a 61 milioni di dollari.
Difficile l’analisi della profittabilità di ciascuna
business unit, in quando ciascuna è stata interessata in misura diversa dagli
oneri legati alla chiusura delle pendenze legali. Va però sottolineato come la
divisione business solutions ha ridotto le proprie perdite da 92 a 65 milioni di
dollari, così come Msn è riuscita a invertire la tendenza, trasformando la
perdita di 139 milioni in un utile di 107 milioni di dollari. Riduce le perdite
anche la divisione mobile (da 72 a 38 milioni), così come la divisione home, il
cui rosso passa da 277 a 209 milioni.

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