Le imprese rosa sono 21mila in più nonostante la crisi

Sfiorano il milione e mezzo le aziende femminili in Italia secondo l’osservatorio semestrale di Unioncamere

La crisi economica non ha scoraggiato le donne imprenditrici. Sono anzi aumentate le imprese rosa tra giugno 2008 e lo stesso mese del 2009: 21mila in più (+1,5%) secondo l’Osservatorio dell’imprenditoria femminile realizzato ogni sei mesi da Unioncamere. Le aziende guidate dalle donne o con una rilevante presenza femminile sfiorano così il milione e mezzo, il 24% delle imprese complessivamente registrate in Italia a giugno di quest’anno.

La regione che ha maggiormente contribuito all’incremento di giugno è la Lombardia con circa 6mila nuove aziende rosa (il 28% del totale), seguita da Lazio e Toscana, rispettivamente con oltre 4.700 e 2.200 attività aperte. Il Centro è così l’area più dinamica del paese da questo punto di vista: +8mila imprese pari a un incremento del 2,66% in confronto a dodici mesi prima. Il Nord Ovest deve ringraziare la Lombardia per aver ottenuto la seconda posizione con 6.308 aziende, davanti al Nord Est e al Mezzogiorno. Soltanto cinque regioni hanno visto un calo delle imprese femminili nel periodo considerato: Basilicata, Friuli, Liguria, Molise e Valle d’Aosta.

Il rapporto segnala, inoltre, che ben il 15% dell’aumento totale si deve a donne immigrate da paesi extra Ue, soprattutto cinesi, marocchine e nigeriane. La diminuzione delle imprese individuali (quasi 7.500 in meno) e la crescita delle società di capitali (quasi 29mila in più, +15% su base annua) conferma la maturità delle scelte imprenditoriali al femminile. Ciò si riflette nelle attività preferite dalle nuove imprenditrici: in primo luogo i servizi alle imprese con 15mila aperture in dodici mesi, pari al 70% del totale. Seguono le costruzioni e la ristorazione; il settore con la percentuale più elevata di donne imprenditrici è quello dei servizi alla persona (quasi il 50% delle aziende italiane).

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