Le connessioni alle Vpn avranno un futuro senza più client? – IV

Si allarga il fronte dei supporter della tecnologia Ssl come alternativa a IpSec per l’accesso remoto sicuro alle reti private virtuali. C’è chi, come NetScreen e F5 Networks, ci arriva con le acquisizioni e chi, come Check Point, fa in proprio. E i grandi player si stanno attrezzando.

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L’appliance di Check Point
Anche Check Point ha fatto sapere di
volersi indirizzare verso l’ormai popolare scenario delle Vpn cosiddette
“clientless”. In particolare, è prevista l’introduzione di nuove funzionalità
nei propri prodotti, dopo quelle di un anno fa che riguardavano i rudimenti
dell’Ssl, e creerà un ambito di fruizione delle Vpn Ssl anche stand alone.

Nel frattempo, la società ha presentato la propria prima appliance di
sicurezza, di tipo Virtual private network. Si tratta di un prodotto per una
fascia ampia di mercato, tendenzialmente bassa e, per il momento, non consente
di affermare che la società possa avere idea di “spalmare” tutta la propria
offerta di appliance. Una soluzione, quindi, da indirizzare a utenti o uffici
che, da remoto, si connettono con una centrale operativa.
Basata sul
software Vpn di Check Point, l’appliance Vpn-1 Edge avrà una
fascia di prezzo compresa tra i 400 e i 2mila dollari, a seconda del modello.
Tecnicamente, è frutto delle attività della divisione SofaWare.
Check Point,
nota a tutti per il software di sicurezza, in realtà non è avulsa dal mercato
delle appliance, dato che i propri tool appaiono da tempo a bordo delle macchine
Nokia.

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