Le connessioni alle Vpn avranno un futuro senza più client? – I

Si allarga il fronte dei supporter della tecnologia Ssl come alternativa a IpSec per l’accesso remoto sicuro alle reti private virtuali. C’è chi, come NetScreen e F5 Networks, ci arriva con le acquisizioni e chi, come Check Point, fa in proprio. E i grandi player si stanno attrezzando.

Prima parte
Seconda Parte
Terza Parte
Quarta Parte
Per gli utenti aziendali che hanno implementato (o pensano di farlo)
reti private virtuali, inizia a porsi il problema della miglior
connessione remota possibile, in uno scenario tecnologico dove, al più
consolidato IpSec (basato sul protocollo Ip), si sta vieppiù
contrapponendo Ssl (Secure Socket Layer) come base per gestire
gli accessi alla Vpn.

L’Internet Protocol Security
consente a tutti i protocolli Ip-based di essere impiegati in modo sicuro,
supportando sia scenari di tipo site-to-site che accessi remoti da singolo
utente.

Ssl è uno standard che fa parte ormai della
maggior parte dei browser Web ed è utilizzato dai siti di e-commerce per
trasferire dati critici in modalità criptata.

Se IpSec è stato da subito
sostenuto dai big player del mondo Vpn e si è così radicato nelle aziende che
vogliono sicurezza sia a livello di connessione che di desktop (client) e
lavorano con connettività Lan-to-Lan, Ssl si sta ora conquistando spazio a
partire dalle esigenze per i lavoratori mobili di avere accesso ad applicazioni
aziendali basate su Web, da qualunque tipo di dispositivo connesso a Internet.

A proprio vantaggio, infatti, può ascrivere il fatto di non
richiedere addizionale software client da caricare su pc o notebook
,
promettendo di poter implementare una Vpn in tempi più brevi e a un costo
inferiore.

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