Le acquisizioni fanno bene a Ibm

Buono il secondo trimestre d’esercizio, grazie all’apporto delle operazioni completate nel software.

Nel secondo trimestre dell’esercizio in corso, Ibm ha messo a segno una
crescita dell’8,6% nel fatturato, passato da 21,9 a 23,8 miliardi di dollari.

Bene anche gli utili, che passano da 2,02 a 2,26
miliardi di dollari, vale a dire da 1,30 a 1,55 dollari per azione, superando le
aspettative di Wall Street.


Positivo, secondo gli analisti, l’impatto delle acquisizioni, in particolare nell’area software, che hanno finito per contribuire per 5 miliardi di dollari sul fatturato.

Bene anche l’area Global Services, che mette a segno un
incremento del10% rispetto al pari periodo del precedente esercizio.

Cresce a un ritmo decisamente diverso la divisione Systems and Technology, alla quale fanno capo le attività nell’hardware, che registra un più modesto +2%.
Particolarmente significative le
crescite nei mercati emergenti, con India e Cina in incremento del 30%. E non a
caso la società dichiara di attendersi il raddoppio del fatturato ascrivibile a
India, Cina, Russia e Brasile entro i prossimi 4 anni.

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