LCD: occhio alla risoluzione

L’immagine di uno schermo a cristalli liquidi è perfetta solo quando lo schermo è impostato alla massima risoluzione consentita dal pannello, indicata anche come risoluzione nativa. Lo schermo di un monitor LCD è composto da …

L’immagine di uno schermo a cristalli liquidi è perfetta solo
quando lo schermo è impostato alla massima risoluzione consentita dal
pannello, indicata anche come risoluzione nativa.

Lo schermo di un monitor LCD è composto da una matrice di tante piccole
celle di forma quadrata, il cui numero corrisponde alla risoluzione.

Nei monitor LCD da 17” il numero di celle è
di 1.280 in orizzontale e 1.024 in verticale.

Quando si imposta una risoluzione inferiore il monitor deve adattare l’immagine
alla dimensione dello schermo e lo fa ricorrendo a una tecnica che si chiama
interpolazione la quale consiste nel creare dei punti intermedi
ricavati dall’elaborazione di due pixel adiacenti.

Di solito l’interpolazione produce dei risultati soddisfacenti con le
immagini ma non con i testi. Il difetto più comune che si manifesta con
i testi sono caratteri ombreggiati e con uno spessore maggiorato.

Un inconveniente fastidioso per le persone con problemi di vista che spesso
impostano risoluzioni basse per avere dei caratteri grandi facilmente leggibili.

Inizialmente c’era molta attenzione su questo problema da parte dei produttori
di monitor LCD, che mettevano in risalto la presenza di algoritmi di interpolazione
efficienti, poi nel tempo hanno fatto passare questa caratteristica in secondo
piano.

Nel caso quindi di rese a video non perfette sugli LCD, controllate la risoluzione
utilizzata.

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