Il progetto Datagrid è entrato nella fase di implementazione e il grid computing approda nel mondo della ricerca. L’Italia è ben posizionata. Per ora
20 febbraio 2003 Con Internet, tutti i computer del pianeta comunicano tra loro. Con il grid computing, lavorano anche assieme, potendo attingere o distribuire risorse e capacità non utilizzate.
Se alcune aziende, come Ibm e Sun, stanno tentando di sviluppare commercialmente l’idea, anche la ricerca ne potrà trarre beneficio.
In questi giorni, il progetto europeo Datagrid è entrato nella fase di implementazione e l’obiettivo è far funzionare, nel 2007, il più potente acceleratore di particelle del mondo, nel quadro del progetto Lhc (Large Hadron Collider). Se la Francia è sito pilota di Datagrid, l’Italia è ben presente, con il Cnr (che ospita il sito del progetto), l’Esa, l’Itc-Irst e anche la privata Datamat. Speriamo che le manovre losche in atto sulla ricerca scientifica non ci mettano fuori gioco.
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