La rivoluzione interna di Compuware

Rafforzata l’offerta: più servizi allineati al business e una spinta ai Cio a “pesare” bene i Mips che gestiscono.

Confermando il positivo andamento di Compuware negli ultimi 9 mesi, anche il secondo trimestre dell’esercizio 2007-2008 ha visto i ricavi mondiali salire a 302,5 milioni di dollari (contro i 288,5 dello stesso periodo dell’anno scorso) mentre il risultato netto, al lordo delle spese di ristrutturazione per 18,7 milioni, è ammontato a 49,6 milioni, pari a un raddoppio rispetto al valore di un anno prima. In particolare, secondo quanto affermato dal country manager italiano, Massimo Zompetta, questi risultati sono frutto di una significativa crescita dei ricavi da licenze (+45,5%), mentre hanno sostanzialmente tenuto i servizi e la manutenzione.

Negli ultimi tempi, la società ha proceduto a una riorganizzazione nell’approccio al cliente, guidata da un apposito team interno, Btt (Business Transformation Team), per cui la gestione è stata centralizzata mentre prima c’era la divisione tra grandi clienti e distribuiti. E in quest’ottica per uniformarne l’approccio, la società ha adottato in tutte le country il Crm di Salesforce.com.

Un’ulteriore trasformazione interna è avvenuta a livello industriale, in quanto Compuware, avendo adottato una politica di crescita attraverso le acquisizioni, si è trovata a dover consolidare la stratificazione delle infrastrutture inglobate. La scelta fatta è stata quella di concentrare le diverse aree d’offerta attorno a specifici poli di sviluppo, per far leva sulle migliori competenze in grado di integrare le varie soluzioni.

Questo ha comportato anche uno spostamento del livello comunicativo, concentrando il focus sulle soluzioni rispetto ai prodotti, con l’obiettivo di salire sempre più in alto verso la catena decisionale dei clienti.

Infatti, con la recente acquisizione di Proxima Technology, società di Denver, Compuware è impegnata a dare una prospettiva di business alle delivery dei servizi con la soluzione Vantage Service Manger, basata sulla tecnologia Centauri di Proxima, che comprende una piattaforma customer facing di Service level management e prepara il campo a best practice e metodologie automatizzate di miglioramento della qualità del servizio basate su Itil e Six Sigma.

Può offrire, quindi, in tempo reale, una prospettiva della fornitura dei servizi e l’allineamento tra It e business, consentendo, tra l’altro, la riduzione dei costi operativi e una maggior customer satisfaction.

Sul fronte dell’offerta, sono state ricordate da Andrea Nava, direttore tecnico della società le ultime mosse.

Per quanto riguarda il tema Mips Management, in merito la società ha condotto un’indagine presso 100 responsabili It a livello mondiale (70 in Usa e 30 in Europa, tra cui l’Italia) da cui, in sintesi, è emerso che, nonostante i costi elevati associati ai Mips (Million instruction per second), il 58% del campione non effettua il monitoraggio del loro utilizzo e il 43% ritiene che la propria organizzazione gestisca i Mips in modo inadeguato.

È quindi necessario che le aziende, se vogliono migliorare i tempi di risposta e la disponibilità applicativa, siano in grado di conoscere quanto consumano e “pesare” i Mips, visto che, secondo le stime di mercato, il loro utilizzo in media cresce del 10% in volume all’anno, più velocemente rispetto al business.

Su questo fronte, tra le soluzioni che Compuware può mettere in campo, Nava ha ricordato Strobe, la soluzione per l’Application Performance Management, che può analizzare nell’arco di vari giorni tutte le soluzioni di un’azienda che utilizzano Mips e quindi fare un quadro della situazione e delle fonti di inefficienza applicative in ambienti complessi.

Nell’ambito della sicurezza e in linea con le norme del Garante della Privacy, Compuware propone Data Privacy, una soluzione per la gestione e il mascheramento dei dati che devono essere usati per i test, indipendente dalla piattaforma operativa, che crea report utili per verificare la validità dei dati personali sensibili resi anonimi, e Application Auditing, una soluzione per tracciare gli accessi degli utenti alle applicazioni, le tipologie di attività svolte e i tempi associati.

In pratica Application Auditing funziona come una video camera di sorveglianza per le applicazioni, registrando attività interne che avvengono tra gli utenti e le applicazioni da loro usate. Così si crea un “audit trail” storicizzato che può essere visionato in qualsiasi momento per capire che cosa è successo.

L’obiettivo, dichiarato da Zompetta, è quello di aiutare i clienti a evitare un uso fraudolento dei propri dati o un accesso improprio dall’interno.

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