La ristrutturazione pesa sui conti di 3Com

Nel quarto trimestre, la società ha annunciato perdite superiori allo scorso anno, in parte però attribuibili alle spese sostenute nei programmi di riorganizzazione e razionalizzazione della forza lavoro

26 giugno 2003 Gli alti costi di ristrutturazione e la criticità
della joint venture siglata con la cinese Huawei hanno pesato sul quarto
trimestre di 3Com, che ha registrato una perdita di
38,4 milioni di dollari su un fatturato di 175 milioni.
Entrambi i
dati, sebbene in linea con quanto previsto, sono peggiorativi
rispetto al pari periodo dell’anno precedente, quando  le perdite
si attestarono a 23,8 milioni su un fatturato di 294,8 milioni, allora
comprensivo di CommWorks recentemente venduta.
Nella trimestrale, però, 3Com
ha iscritto anche 56 milioni di dollari in spese di
ristrutturazione,
tagli (la società ha recentemente annunciato il
taglio del 10% della propria forza lavoro e il trafserimento delle operation nel
Massachusetts) e altre spese di tipo straordinario.
3Com attribuisce questi
risultati anche alla debolezza dei mercati internazionali e alla Sars che ha
pesantemente influenzato le vendite e lo sviluppo del business sui mercati
asiatici.
Secondo alcuni analisti, invece, le cifre non sono che il sintomo
palese della pressione cui è sottoposta l’azienda.
In ogni caso, il fatturato
sul mercato statunitense è cresciuto del 3%, mentre è calato del 33% quello
dell’area Emea. Un ulteriore 31% è stato poi perso nell’Asia-Pacifico.
Nel
corso del trimestre, 3Com ha formalizzato la cessione di CommWorks alla
statunitense UtStarcom, mentre va ancora a rilento il varo della joint venture
cinese, che potrebbe accumulare un ritardo di almeno due mesi rispetto al piano
inizialmente previsto.

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