La distribuzione è morta? Ma non scherziamo

Andrea Farina repolica alle affermazioni di Maurizio Liverani. I risultati nostri e di Esprinet dimostrano che c’è ancora molto spazio

La distribuzione è morta? “Non siamo d’accordo”.
E’ secca la risposta di Andrea Farina, amministratore delegato di Itway, che non ha gradito le parole di Maurizio Liverani.
Liberissima Algol di fare le proprie scelte, è il ragionamento, ma i risultati nostri e di altre realtà come Esprinet stanno a dimostrare che un po’ di spazio per i distributori c’è ancora.
Incontrato nei corridoi della sede milanese di Assolombarda, durante il convegno di Sirmi dedicato al canale, Farina spiega come sia ormai morto un certo
modo di fare business
, dove non c’è costruzione di valore”
.
Per questo nel caso di Algol più che a lasciarsi andare ad
affermazioni un po’ troppo nette bisognerebbe cercare i motivi dei risultati
della società nella sua storia. “L’acquisto di Digitronica”, per
esempio, “un distributore che faceva box moving” e che ha costretto la
società milanese a inseguire un modello che non era il suo.
“Quando si decide di occupare altri spazi di mercato – osserva – si
deve segmentare il mercato, vedere il posizionamento e andare verso mercati
contigui. Per questo l’acquisto di Dsi da parte di Tecnodiffusione è
stato sbagliato
, perché erano società con modelli di business
completamente differenti”

.
E’ sparito dal mercato,
è la sintesi di Farina, chi ha fatto mosse bagliate. I distributori che non
hanno fatto errori, invece, hanno ancora molti anni davanti a loro.

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