La Corte Suprema respinge la richiesta di Research In Motion

Respinta la richiesta di revisione di una sentenza della corte federale che rischia di bloccare Blackberry negli Stati Uniti.

Cede il titolo di Research In Motion a Wall Street.


In queste ore, la Corte Suprema degli Stati Uniti ha infatti respinto la
richiesta avanzata dalla società canadese per la revisione di una sentenza del
tribunale federale che rischia di imporle lo stop alle vendite e al servizio sul
territorio statunitense per violazione di brevetto industriale.

Siamo
dunque alle battute finali di una controversia che risale al 2002, quando
la statunitense Ntp vinse una prima causa contro la società
canadese accusata di violazione di brevetto industriale con i suoi servizi di
push mail.

Nel 2003 l’ingiunzione di interruzione del servizio, seguita
da una sospensione della pena, pur nella convizione della colpevolezza di
Research In Motion.

In questi due anni i ricorsi di sono susseguiti,
incluso un tentativo di conciliazione economica per 450 milioni di dollari
raggiunto in marzo e fallito in giugno, fino ad arrivare, per l’appunto, alla
Corte Suprema.


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