La Business intelligence si dia una regolata

Gartner sente un migliaio di utenti e scopre che se il mercato della Bi vuole crescere deve controllare il Tco e il numero di licenze.

Secondo una recente analisi che Gartner ha condotto sentendo quasi un migliaio di utenti e che ha presentato al proprio Business intelligence Summit di Chicago, il mercato della Bi pare essere sottoposto a una strana tensione.


Stiamo parlando di un settore che lo scorso anno ha fatturato 2 miliardi in licenze e che viene perennemente dato in crescita.


Ma proprio questa crescita potrebbe essere una condanna per il mercato, partendo dalle aziende utenti, per risalire poi ai vendor.


Il problema rilevato da Gartner sarebbe legato al fatto che vengono venduti (e comprati) sistemi di Bi strutturati per essere utilizzati da tante persone, e alla resa dei conti sono invece di meno quelli che li sfruttano.


Banalizzando, spesso si propongono pacchetti da mille licenze, quando invece per soddisfare le reali necessità ne basterebbero 500. “Colpa” delle buone offerte dei vendor. Ma forse anche della non completa analisi delle esigenze da parte dell’acquirente.


Il condensato di questa situazione sarebbe un total cost of ownership della soluzione di Bi eccessivo rispetto alla reale implementazione.


Ergo, la crescita potenziale del mercato della Bi potrebbe essere rallentata dalla presa d’atto da parte degli utenti di questa condizione.


Gartner, di fatto, lancia l’allarme ai vendor, che da un po’ di tempo a questa parte, con una strategia all’insegna del “più Business intelligence per tutti” stanno forse indirizzandola verso ambiti applicativi aziendali dove non c’è bisogno.


Solo un’ipotesi, ma che merita una riflessione.

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