Home Servizi Cosa farà Kyndryl in Italia, parla il presidente Paolo Degl'Innocenti

Cosa farà Kyndryl in Italia, parla il presidente Paolo Degl’Innocenti

Kyndryl, la società di servizi infrastrutturali si presenta con un modello organizzativo agile, si basa su sei practice più una e punta a modernizzare l’IT legacy con competenze distintive.

Kyndryl è una società di servizi tecnologici nata in seguito a uno spin-off da Ibm. Attualmente risulta ancora essere una consociata interamente controllata da Ibm, in attesa di essere definitivamente scorporata, cosa che avverrà all’inizio di novembre 2021.

Di fatto, Kyndryl opera nel settore dei servizi infrastrutturali di Information Technology (non quelli applicativi, che rimangono a Ibm) progettando, costruendo, gestendo e modernizzando i sistemi tecnologici mission-critical.

La sua esperienza, ereditata da Ibm, è frutto di decenni di attività, che oggi si traducono in 4.600 organizzazioni servite con 90.000 professionisti su scala globale.

Ad esempio Kyndryl serve le prime cinque compagnie aeree per ricavi da miglia per passeggero e affianca quattro dei primi cinque retailer al mondo. Quasi una vettura su due costruita nel mondoe viene da un cliente di Kyndryl e lo stesso vale per le connessioni mobili.

Per descrivere Kyndryl spieghiamo anche cosa significa il nome, onestamente inconsueto. Il brand Kyndryl si compone dei termini kyn e dryl. Kyn deriva dalla parola kinship, l’equivalente di parentela, riferendosi alla convinzione che le relazioni con le persone – dipendenti, clienti e partner – sono al centro di ogni strategia e che per garantire risultati occorra costruire e coltivare relazioni. Dryl, invece, viene da tendril, viticcio, che evoca il concetto di crescita, di una “nuova crescita”, e l’idea che, sempre insieme ai clienti e ai partner, il business lavori senza soluzione di continuità per il progresso umano.

Kyndryl

Le tre effe e le sette practice di Kyndryl

I servizi di Kyndryl si inseriscono nel contesto della trasformazione digitale di un mercato caratterizzato da una crescente domanda di servizi indotta da una forte pressione competitiva, dalla necessità di risparmiare sui costi operativi e dal bisogno di maggiore flessibilità.

Il modello organizzativo di Kyndryl, ci ha spiegato il Presidente italiano, Paolo Degl’Innocenti, è sintetizzabile con tre parole americane, che iniziano tutte per effe: flatter, faster, focused.

Rispetto a quando i servizi erano in Ibm il modello organizzativo ora è più piatto, flatter: ci sono 13 major country, fra cui l’Italia, che riportano direttamente alla corporation, per ridurre al minimo i tempi decisionali, ossia per essere più veloci, faster, in linea con il time to market dei progetti, e con una focalizzazione totale attorno al cliente, focused.

C’è bisogno di questo, osserva Degl’Innocenti, perché la mancanza di competenze sul mercato costituisce infatti uno dei maggiori impedimenti alla trasformazione digitale (per esempio McKinsey ricorda che il 50% delle aziende manifatturiere trova il cloud più complesso del previsto).

In Italia, anche sulla spinta del PNRR, lo sviluppo del mercato IT, sarà sostenuto dalla domanda emergente di piattaforme cloud flessibili, sicurezza e data analytics.

Qui si inserisce Kyndryl, con i suoi asset che valgono oltre 3.000 brevetti relativi alla gestione di ambienti tecnologici complessi.

L’azione di Kyndryl fa perno su sei practice: Cloud; Applications, Data and AI; Security and Resilience; Core Enterprise & zCloud; Network & Edge; Digital Workplace

La settima practice, Advisory and Implementation Service, affianca i clienti nella scelta del miglior ambiente digitale e nell’adozione e integrazione delle più avanzate tecnologie.

Kyndryl in Italia

Sotto la guida del Presidente Paolo Degl’Innocenti, Kyndryl ha avviato le attività italiane dal primo settembre.

Kyndyl eroga servizi a 250 clienti nazionali con Intesa a Torino e con Kyndryl Italia Innovation Services a Milano, con 1.600 dipendenti complessivamente, di cui 1.400 sono tecnici. Roma, Milano, Torino e Genova sono le sedi della società, 5 i data center ereditati da Ibm, 2 gli helpdesk multilingua.

Scalabilità di competenze, familiarità con il day by day dei clienti, visione sull’evoluzione dei sistemi IT per farli diventare una leva di modernizzazione sono gli asset su cui si muoverà Kyndryl, ha spiegato Degl’Innocent, per modernizzare le aziende italiane.

Chi è Paolo Degl’Innocenti

Dal primo luglio 2021 Paolo Degl’Innocenti è Presidente di Kyndryl Italia. Negli sei mesi precedenti Degl’Innocenti ha ricoperto il ruolo di Vp Sales Ibm Italia dopo aver avuto, per cinque anni, la responsabilità internazionale del cliente FCA/CNHi, come Managing Director Integrated Account. Vice President di Ibm dal 2005, è stato a capo del System & Technology Group per 2 anni, a partire dal 2009, e alla guida del software di Ibm tra il 2011 e il 2016. Prima ha guidato i Business Partner per il territorio SouthWest Europe, l’area Small and Medium Business e la divisione Personal Computer.

Lo si fa combinando la capacità di innovare con quella di gestire il quotidiano.

Il modello operativo di Kyndryl nel mondo è basato su asset di conoscenza e fisici ex-Ibm: “siamo il service integrator con il più grande background tecnico. E ora ci è facile attivare partnership con altri fornitori. Già gestiamo clienti su cloud non Ibm, il fatto di essere azienda indipendente creerà relazioni con altri provider tecnologici“, ha detto Degl’Innocenti.

 

Infrastruttura e competenze per modernizzare il legacy

Nel mondo a livello di infrastruttura tecnologica Kyndryl gestisce 6 milioni di MIPS su mainframe, 5 milioni di porte Lan, 270mila dispositivi di rete, 5.200 device Wan, oltre 67mila sistemi Vmware, oltre 14mila istanze Sap, fa il backup di più di 5 exabyte di dati dei clienti.

In Italia sono gestiti 350mila Mips, 180 immagini mainframe, 300 petabyte memoria nei data center, 2.300 service level agreement con coefficiente di raggiungimento del 99,98% su scala mensile.

Sono numeri che Degl’Innocenti snocciola a sostegno delle competenze di Kyndryl, che per il manager senese sottendono la capacità di integrare innovazione dentro processi e infrastrutture legacy.

A tal riguardo Kyndryl Italia Innovation Services viene definita “un bacino di skill, con 350 persone, in crescita. Sono tecnici giovani, con poca seniority. Li assumiamo, li formiamo sulle tecnologie Ibm e li affianchiamo agli esperti, da destinare alle aree di investimento“.

E a proposito delle tecnologie Ibm il pensiero va agli skill per mainframe, che “non si improvvisano. Alcune decine dei tecnici di Kyndryl Italia Innovation Services sono focalizzati sul mondo mainframe, perché è importante per noi non perdere il vantaggio dell’essere i primi esperti al modo in materia, un valore che non abbiamo intenzione di disperdere: è un fattore competitivo importante“.

In Kyndryl Italia c’è che un gruppo dedicato alle alleanze tanto con i provider di tecnologia, quando con quelli di servizi e il PNRR viene seguito con la direzione commerciale di Roma, dedicata ai clienti pubblici.

3 COMMENTI

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato sulle novità tecnologiche
css.php