Iva al 21%, istruzioni per l’uso

Dall’Agenzia delle Entrate arrivano ulteriori chiarimenti per la gestione della nuova aliquota. Tra questi, più tempo a chi deve regolarizzare le fatture erroneamente emesse con la vecchia aliquota e l’imposizione al 20% per fatture emesse o gli acconti pagati entro il 16 settembre 2011.

Con la circolare n. 45, l’Agenzia
delle Entrate ha deciso di fornire ulteriori indicazioni sull’applicazione
della nuova aliquota Iva al 21%, ed entrata in vigore il 17 settembre. Vediamo
in dettaglio i punti chiave di tale circolare.

Più tempo
per correggere gli errori –
Per venire incontro alle
esigenze degli operatori economici con particolari complessità tecniche o
gestionali, l’Agenzia concede più tempo per regolarizzare le fatture
eventualmente emesse e i corrispettivi annotati in modo non corretto
effettuando la variazione in aumento.

Pertanto, i contribuenti
che effettuano le liquidazioni periodiche con cadenza mensile possono
regolarizzare le fatture emesse entro il mese di novembre fino al 27 dicembre e
quelle emesse nel mese di dicembre fino al 16 marzo. Invece, i contribuenti con
liquidazione Iva trimestrale possono correggere le fatture emesse entro il mese
di settembre fino al 27 dicembre e quelle emesse nel quarto trimestre entro il
16 marzo.

Aliquota
al 20% per fatture anticipate e acconti –
La
circolare chiarisce che nel caso in cui sia stata emessa fattura o sia stato
pagato in tutto o in parte il corrispettivo prima che si realizzassero i
presupposti per l’imposizione, l’operazione si considera effettuata alla data
di emissione della fattura o del pagamento.

In questo caso l’aumento dell’Iva non si applica
agli acconti pagati entro il 16 settembre, che hanno scontato l’aliquota del
20%, mentre per le fatture a saldo emesse successivamente ed eventuali altri
acconti è necessario applicare la nuova aliquota del 21%. Allo stesso modo, se
entro il 16 settembre è stata emessa una fattura anticipata, questa sconta
l’aliquota del 20% anche se il bene è stato consegnato o il servizio è stato
fornito successivamente a tale data.

Commercio
al minuto, vale solo il metodo matematico
– Con
l’introduzione della nuova aliquota il metodo matematico per la determinazione
dell’imposta da versare diventa l’unico applicabile per i commercianti al
minuto. In pratica l’imponibile si determina dividendo l’importo complessivo
dei corrispettivi per alcuni valori (121 per le operazioni che scontano l’Iva
del 21%).

Come di consueto, chi volesse consultare il
testo completo della circolare lo trova sul
sito Internet dell’Agenzia delle Entrate
.

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