It industry, per Canalys è tempo di guidare il cambiamento

Il futuro della post pc era protagonista della sesta edizione del Canalys Channel Forum di scena in Spagna.

Barcellona – «Every company needs to be a software company».
È questo il messaggio di Steve Brazier (nella foto), president and Ceo di Canalys, giunto forte e chiaro al migliaio di delegati provenienti da 33 Paesi dell’area Emea che, sotto il cielo di Barcellona, in Spagna, cercano numi per leggere nel futuro della post pc era.

Attratti da quel “Leading throught transition” che titola la sesta edizione del Canalys Channel Forum 2013, un dato cui aggrapparsi c’è ed è che le revenue delle imprese It leader di mercato inseguono la ripresa economica che Brazier conferma essere in atto nel Vecchio Continente, tanto da palesare «un’attesa di consolidamento nell’industria dei pc, che si concretizzerà nei prossimi 12 mesi».

Ma i movimenti in atto sulla scacchiera del business parlano chiaro: «Il focus va spostato sulle tecnologie capaci di guidare la trasformazione e su applicazioni utili a traghettare imprese e organizzazioni verso una produttività senza compromessi e dove la user experience diventa imprenscindibile tanto quanto la Business continuity e la sicurezza da applicare a device sempre più mobili».

D’altro canto si sa, del sorpasso dei tablet sui pc abbiamo già scritto qui, ma l’allerta lanciata da Brazier al canale riguarda ben altro e porta il nome di player di primaria importanza sulla scena mondiale che, come nel caso di Apple, Google, Facebook e Amazon, “channel-friendly” non lo sono per niente.

Vero è che davanti a esigenze sempre più stringenti di infrastrutture convergenti, in-memory compunting, sicurezza integrata e servizi software-enabler, «nuove partnership si vanno delineando in mercati emergenti e su nuove installazioni».
Senza dimenticare, è l’ulteriore precisazione, che device e datacenter in crescita «pongono un nuovo problema di energia, da interpretare come un costo sociale importante nella gara per essere competitivi».

Da qui il suggerimento di guardare alla Software-defined innovation come all’ambito capace di ridefinire i prodotti dando vita a premium services da applicare con successo a mercati verticali, quali l’industria dei trasporti e quella medica. D’altra parte, che il software sia destinato a ridefinire i prodotti, se ne sono già accorti da tempo i big player dell’industria automobilistica.

«Le società di software – ricorda ancora Brazier – hanno un vantaggio inequivocabile rispetto a tutte le altre, visto che testano le performance offerte ai clienti e, proprio per questo, sono in grado di toccare con mano ed essere protagonisti della digital trasformation».
Lunga vita, dunque, ai Chief digital officer chiamati a traghettare le organizzazioni nell’ora di un cambiamento digitale che non conosce orari e non ha confini, mentre per i cloud provider che muovono verso il software definito il suggerimento è uno solo ed è: “Go local!“.

«Sulla nuvola – conclude lo special one di Canalys – servono regole chiare, definite e valide da Paese a Paese. La gestione dei dati si conferma un’enorme opportunità per il canale che sceglie di fornire servizi cloud a patto, però, che l’impegno riguardi il portare l’infrastruttura ai clienti prendendosi anche in carico la responsabilità della sicurezza dei dati».

Così, in attesa che la rivoluzione dei servizi si compia e piccoli device mobili ridefiniti “appcessories” «probabilmente connessi via Bluetooth per controllare accessi e accessori ed essere costantemente operativi da ovunque e in qualsiasi momento» stravolgano il modo di autenticarsi, monitorare e pagare le proprie spese, una “nuova” dimensione del printing sta prendendo piede e andrebbe colta dai partner.

«Si tratta della stampa tridimensionale – ammicca Brazier in chiusura di intervento – e mostra già crescite a due digit per un business pronto a decollare».
Un nome, al momento il più blasonato sul mercato, c’è ed è quello della statunitense 3D Systems «che ha sia il software che i prodotti, mentre Microsoft si è mossa per tempo nella direzione del printer support».
Ora tocca ai rivenditori.

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