Intel abbassa le stime

Ridimensionata la forchetta previsionale per il trimestre in corso. Preoccupata Wall Street per le implicazioni sul comparto pc.

3 settembre 2004 A conferma dell’allarme che nella tarda primavera
già cominciava a circolare circa l’effettivo stato di salute del mercato dei
processori, arriva il warning di Intel, le cui trimestrali sono
sempre considerata qualcosa di molto vicino a un termometro per
il comparto.
La società, che alla chiusura della seconda trimestrale
aveva rilasciato previsioni per il terzo trimestre con una forchetta compresa
tra gli 8,6 e i 9,2 miliardi di dollari, fissando il cosiddetto midpoint a 8,9
miliardi, ridimensiona drasticamente le cifre, portandole a 8,3-8,6
miliardi
, con un midpoint a 8,45 miliardi di
dollari.
Molteplici i fattori alla base del ridimensionamento.
In primo
luogo la mancanza di visibilità sui magazzini dei propri clienti ha portato la
società a sottostimare le scorte che questi avevano già in casa, e dunque a
sopravvalutare le loro possibilità di spesa.
In secondo luogo, il taglio dei
prezzi annunciato il 23 agosto scorso non ha portato la spinta sperata.
E
soprattutto si registra un calo della domanda generalizzato in tutti i
mercati.
Preoccupate le reazioni di Wall Street.

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