In crescita, secondo Ubs Warburg, gli investimenti in tecnologie

Finalmente un po’ di ottimismo nelle proiezioni per il 2003. La società finanziaria ha sondato 85 responsabili dei sistemi informativi di altrettante aziende ricavandone un stima di incremento della spesa Ict del 4%, specie in direzione di connettività e storage.

15 gennaio 2003 Nel 2003 le aziende non lesineranno risorse nell'acquisto di apparati di rete e sistemi di archiviazione, trascurando però segmenti come i computer palmari e i dispositivi wireless. Le prospettive di investimento in tecnologie informatiche nel 2003 sono state analizzate in uno studio effettuato dalla finanziaria Ubs Warburg, da cui si evince inoltre che l'intenzione di spesa sembra essere in crescita rispetto al 2002. Ubs Warburg ha contattato 85 responsabili dei sistemi informativi di altrettante aziende. Secondo questi manager, la spesa dovrebbe crescere del 4% nel 2003 sul 2002, con una propensione verso gli acquisti in connettività e storage.

L'investimento in soluzioni software dovrebbe superare quello in hardware, mentre le categorie più deboli sarebbero in questo momento i computer palmari, i dispositi wireless come i telefonini intelligenti e i servizi. La stessa indagine cerca di valutare quali fornitori risulteranno in più avvantaggiati in questo quadro. I nomi citati sono già molto noti: Microsoft per il software e, Ibm, Dell e Hp per l'hardware. Società come Palm, leader dei palmari, e Oracle, maggiore concorrente di Microsoft nel software, dovrebbero incassare meno soldi nel 2003 rispetto al 2002. I dati sono in netto contrasto con quelli recentemente pubblicati in una analoga inchiesta svolta da Goldman Sachs, che prevede invece un calo dell'1% negli investimenti al posto di una precedente stima del 2 o 3% di crescita.

Anche sul lungo termine Goldman Sachs è più pessimista di Ubs Warburg, prevedendo una crescita del 5% contro il 6%. Stridenti anche le impressioni raccolte tra i Cio interrogati: il 40% di quelli consultati da Ubs Warburg afferma di aver già visto tornare alla normalità i livelli di spesa, mentre il 28% dei partecipanti al survey Goldman Sachs afferma di non prevedere un ritorno alla normalità prima del 2004. I due studi concordano sulle prospettive poco rosee per i pc. Dall'inchiesta Ubs risulta che appena il 21% delle macchine oggi in uso verranno sostituite.

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