Secondo Morgan Stanley gli investimenti delle aziende per il prossimo anno potrebbero essere più consistenti del previsto. Persiste, tuttavia, il clima di grande incertezza.
10 dicembre 2002 Sebbene nel 2002 molte aziende abbiano investito in tecnologia meno di quanto avessero preventivato, secondo Morgan Stanley questa tendenza potrebbe essere smentita, seppure debolmente, nel corso del 2003. I consulenti dell’azienda di Wall Street sono molto cauti nell’indurre a precoci ottimismi, ma l’ultima ricerca condotta su un campione di 225 dirigenti tecnologici dimostra come la propensione delle aziende sia per un aumento del budget tecnologico per il prossimo anno. Aumento che potrebbe attestarsi al valore del 5% rispetto al 2002. Poco da gioire, dunque, considerando inoltre che, mentre molte aziende prevedono una crescita del 2-3%, altrettante non escludono una riduzione del budget nel corso dell’anno. Secondo la ricerca, il 58% delle imprese avrebbe speso nel 2002 meno di quanto programmato e il 43% di queste starebbe ancora tagliando il budget di metà anno destinato agli investimenti tecnologici. La maggior parte dei dirigenti intervistati (circa i 2/3) ritiene “appropriato” il livello di spesa del 2002, mentre gli altri ammettono l’esiguità degli investimenti in rapporto alle effettive necessità dell’azienda. Tuttavia, non manca una dose di ottimismo per circa la metà del campione: il nuovo anno porterà certamente una ripresa dell’economia e due responsabili su cinque si dicono pronti ad aumentare la spesa per nuovi progetti. Solo il 21% si dichiara “negativo” a riguardo. Le principali spese verranno effettuate in campo software per quanto concerne la sicurezza, mentre difficilmente lo storage potrà rappresentare un settore cruciale per le aziende. Secondo Morgan Stanley, dunque, gli investimenti rimangono sostanzialmente stabili e sotto stretto controllo nella mente e nei budget dei manager It.