In crescita il mercato dei sistemi anti-intrusione

I prodotti collegati alla sicurezza restano solide fonti di reddito per i produttori che vi sono impegnati. Yankee Group lo conferma, prevedendo un 52,7% di crescita media in quattro anni per il software anti-intrusione.

8 aprile 2003 La minaccia rappresentata dai virus e dagli attacchi informatici dovrebbe favorire il mercato dei prodotti software capaci di sorvegliare e proteggere l’accesso al kernel dei sistemi operativi. Il settore del software anti-intrusione dovrebbe passare da 60 milioni di dollari del 2002 a 520 milioni di dollari per il 2007, con un tasso di crescita annua aggregata pari al 52,7%. Lo afferma lo Yankee Group, il cui analista Eric Ogren sottolinea come “ogni sei mesi si verifica un contagio o un tentativo d’attacco che costringe gli amministratori di rete a una difficile opera di ripulitura.

La principale motivazione all’acquisto di una soluzione di sicurezza è proprio il desiderio di non dover mai ripetere certe esperienze. E’ probabile che il mercato sarà dominato dai produttori più importanti, che in questo momento stanno facendo shopping di sviluppatori minori. Un colosso come Cisco Systems ha annunciato a gennaio l’acquisizione di Okena. Più recentemente Network Associates ha firmato un accordo per rilevare Entercept Security Technologies, per una somma di 120 milioni di dollari in contanti. Tra gli altri sviluppatori specializzati in software anti-intrusione vale la pena citare aziende come Sana Security e WatchGuard Technologies.

Firewall e filtri di e-mail sono diventati meno efficaci in relazione al forte aumento di protocolli Ip da sorvegliare. Oggi i possibili veicoli di attacco includono anche le “porte” Http, Ssl, Smtp e l’instant messaging, senza contare i virus e il codice maligno nascosto nelle applicazioni Java e ActiveX.

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