Il fallimento degli Asp nel mercato delle piccole e medie imprese

Da una recente ricerca universitaria emerge come il modello di business non tiene conto del fatto che le Pmi non hanno sufficiente esperienza in materia di outsourcing applicativo.

L’offerta dei servizi Asp rivolta al segmento delle piccole e medie imprese stenta a decollare semplicemente perché incapace di adattarsi alle reali esigenze dei potenziali compratori. Lo afferma uno studio effettuato per conto della Brunel University dalla professoressa Wendy Currie. L’esperta ha affermato che i modelli di business degli Asp non sono mai stati centrati perché non tenevano conto del fatto che le piccole aziende non hanno sufficiente esperienza in materia di outsourcing applicativo.

L’analisi prevede che i provider della prima generazione di Asp dovranno chiudere i battenti o formare solidi accordi di partnership con i vendor indipendenti che sviluppano le applicazioni, con i data center e con i system integrator per offrire i loro servizi di esternalizzazione delle procedure dei clienti. «Le piccole e medie imprese necessitano di servizi accessibili via Web, non delle applicazioni pensate per le tradizionali architetture client/server. Dare alle Pmi i servizi normalmente richiesti dalle grandi imprese, come le funzionalità di base dell’Erp, è come utilizzare un maglio per schiacciare le noci», afferma la Currie. Nello studio si legge anche che i servizi di hosting sono stati proposti a prezzi non competitivi rispetto agli stessi servizi implementati internamente.

Il mercato Asp sta comunque iniziando a maturare, aiutato dall’arrivo di tecnologie come .Net e J2ee e dall’evoluzione verso applicazioni gestionali progettate per essere eseguite proprio sul Web.

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