Il centro commerciale diventa virtuale…

…e aggrega quei negozi che per contrastare la Gdo trovano posto sulla Tv digitale terrestre. Un progetto della Confesercenti a tutela del commercio di vicinato

Gennaio 2006, La Grande distribuzione avanza e, con i potenti mezzi finanziari di cui
dispone, travolge un crescente numero di negozi, svuotando i centri storici
delle città e mandando a benedire secoli di tradizione e di una
cultura fatta di relazioni e di aggregazione sociale. Anche volendo, il
"godzilla" Gdo è difficile da fermare, e i commercianti
indipendenti si trovano a dover adottare strategie che non vadano a scontrarsi
direttamente, ma che riescano a valorizzare e a ottimizzare i propri sforzi
di resistenza sul mercato. E, perché no? Anche imitando i grandi.

La Confesercenti provinciale di Milano ci vuole provare sfruttando la
tecnologia della Tv digitale terrestre, la quale consentirebbe di creare
dei veri e propri centri commerciali, virtuali, che raggruppino i negozi
per aree merceologiche o per zone geografiche. «Il commercio
di vicinato è una ricchezza del territorio, che va tutelata

commenta Mauro Toffetti, presidente di Confesercenti
Milano –. A causa dell’avanzata della Grande distribuzione si stanno
mettendo in difficoltà i commercianti indipendenti, artefici dell’identità
di aggregazione sociale delle città. La nascita e la costruzione
di nuovi centri commerciali sono spesso spinte da speculazioni edilizie,
che poco hanno a che fare con il commercio. Una crescita che deve essere
regolamentata»
.
Un processo inarrestabile? Non è detto. La tecnologia può,
almeno tentare, di dare una mano alle 320mila aziende che aderiscono a
Confesercenti, la confederazione che, a sua volta, racchiude e coordina
circa 70 associazioni, compresa Assonet, che in particolare
raggruppa le imprese del settore telecomunicazioni e informatica.

«I politici e il mondo industriale non ci vengono in soccorso
– riprende Toffetti –, e allora abbiamo pensato di rimboccarci le
maniche e di definire da noi le strategie del nostro futuro, con iniziative
concrete a difesa delle piccole realtà in pericolo. Un primo passo
sarà la creazione di un grosso operatore in ambito finanziario,
generato dalla fusione delle cooperative di credito lombarde, che sarà
in grado di erogare 500 milioni di euro per le Pmi. Uno dei primi progetti
che godranno del finanziamento sarà proprio un servizio basato
sulla Tv digitale terrestre, che consentirà agli associati di raggiungere
gli utenti, direttamente a casa loro, in un’ottica di "centro commerciale",
con un’aggregazione per merceologia e/o per zona»
.

Agli associati
che aderiranno all’iniziativa verranno forniti, dietro il pagamento di
un canone, nuovi terminali a comodato d’uso e i relativi servizi, il più
possibile standardizzati, ma con possibilità di personalizzazioni.
«Ovviamente anche i pc shop entrano di diritto nell’iniziativa

– conclude Toffetti -. Nessun accordo con capi catena, ma anche gli
affiliati a franchising, in qualità di singoli imprenditori, possono
aderire al progetto, il cui scopo principale è raggiungere i clienti
non "internettizzati", attraverso un’interfaccia semplice e
senza costringerli a cambiare stile di vita»
.

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