Il 2002 di Siebel

La scietà di San Mateo, in California, ha chiuso il Q4 2002 con un fatturato in calo di oltre il 19% rispetto a un anno fa, e perdite nette pari a 38 milioni di dollari, rispetto ai quasi 66 milioni di profitti riportati nel medesimo periodo del 2001.

23 gennaio 2003 Crolla il fatturato sofware di Siebel, che ha chiuso in perdita il quarto trimestre dell’esercizio fiscale 2002. La società attiva nell’area del Crm (Customer Relationship Management) avrebbe, infatti, registrato un fatturato pari a 94,6 milioni di dollari, oltre il 19% in meno rispetto a quanto riportato un anno fa, mentre le perdite nette avrebbero raggiunto i 38 milioni, rispetto ai 65,9 milioni di profitti totalizzati nel pari periodo dell’esercizio precedente. Escludendo i costi di ristrutturazione, nella trimestrale conclusasi lo scorso 31 dicembre, la società di San Mateo, in California, avrebbe riportato entrate nette pari a 23,4 milioni di dollari, il 64,5% in meno rispetto a quanto registrato al termine del Q4 2001.
Ma a ben guardare, è l’intero esercizio fiscale a non essere andato bene. Nel corso del 2002 il fatturato di Siebel si è, infatti, attestato a quota 1,6 miliardi di dollari, il 21,6% in meno rispetto a un anno fa, mentre i profitti – pari a 357,9 milioni di dollari del 2001 – si sono trasformati in perdite operative per 94,3 milioni. Infine, su base proforma, i profitti netti riportati dal vendor statunitense nell’intero 2002 sono diminuiti del 48,6%, raggiungendo così quota 130,8 milioni di dollari. Significativo l’annuncio che, al termine del primo trimestre dell’esercizio fiscale in corso, Paul Wahl, attuale Coo della società, lascerà il suo posto senza, per il momento, venir sostituito.

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