Il 13 ottobre la prima carta dei diritti degli utenti di Internet

La “Carta” verrà presentata il prossimo 13 ottobre durante la riunione dei Parlamenti dell’UE. Riguarderà tre ambiti: i diritti fondamentali; la partecipazione e la democrazia; i rapporti con la libertà economica.

Quando si tratta di “normare la rete Internet” si registrano, da sempre,
forti levate di scudi. Spesso a ragione. Perché pretendere di applicare
leggi speciali alla Rete è assurdo e sconsiderato. L’ex Garante Privacy
Stefano Rodotà ha più volte sottolineato che nuove normative non servono: il problema è culturale.
La scuola dev’essere in grado d’insegnare che le regole da seguire nella vita di tutti i giorni si applicano anche all’online.
Il “linguaggio dell’odio” di cui tanto si parla e di cui la Rete, in
particolare “il web”, farebbe da cassa di risonanza, richiede
indubbiamente attenzione “ma non leggi speciali, piuttosto un’azione culturale a partire dalle scuole“, spiegò a suo tempo lo stesso Rodotà. “I
comportamenti tenuti in Rete in violazione di tutte una serie di norme
sono puniti con le stesse regole tradizionali che consentono di
intervenire per i reati di diffamazione. Vi è solo la difficoltà di
identificare la persona che ha messo in rete insulti o ingiurie, quindi
non servono leggi speciali ma strumenti più efficienti per perseguire
questo tipo di reato
“.

La posizione del noto giurista, politico ed accademico è quindi nota da tempo. Quale sarà, allora, il contenuto della “Carta dei diritti degli utenti di Internet” che verrà presentata il prossimo 13 ottobre durante la riunione dei Parlamenti dell’UE nell’ambito del semestre di presidenza italiana?

Stando alle prime anticipazioni la “carta dei diritti” riguarderà essenzialmente tre ambiti: i
diritti fondamentali, a partire dalla tutela della sfera privata in un
ambiente aperto; la partecipazione e la democrazia; i rapporti con la
libertà economica
.

Rodotà ha assicurato che la bozza del documento, ormai già pronta, è frutto di una discussione “franca
sulle principali tematiche strettamente connesse con la rete Internet,
sia dal punto di vista dei fruitori che di chi immette contenuti online.

Dopo
la presentazione della bozza definitiva, sarà avviata una consultazione
pubblica coinvolgendo i cittadini affinché possano proporre modifiche
ed integrazioni. La prima carta dei diritti, spiega Rodotà, fungerà da
base per l’avvio di una serie di discussioni a livello internazionale.
Inoltre, dal momento che il documento conterrebbe una serie di proposte
concrete in materia di tutela della privacy e dei diritti
dell’individuo, Rodotà si dice certo che potrà servire d’ausilio proprio
in sede europea.

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