Icl taglia il 13% della propria forza lavoro

La riduzione in atto è parte del piano di ristrutturazione annunciato lo scorso autunno da Fujitsu, che nel 1990 ha acquisito la società inglese la quale però è ormai in rosso dal 1996

Il declino registrato nelle vendite dei propri servizi ha indotto Icl ad
annunciare il licenziamento in tronco di 1.500 dipendenti, il 13% circa della
propria forza lavoro.
La riduzione in
atto è parte del piano di ristrutturazione annunciato lo scorso autunno da
Fujitsu, che nel 1990 ha acquisito la società inglese, una delle prime a fornire
software e servizi di tipo It in Uk.
Dall’inizio di quest’anno a oggi Icl
aveva già provveduto al licenziamento di 690 dipendenti presso la sede
principale, e di altri 210 sparsi tra le filiali in Europa. In tutto, circa il
7% dei tagli di personale annunciati dalla casa madre Fujitsu che, per ridurre i
costi e rispondere alla crisi economica registrata a livello globale, lo scorso
autunno ha confermato l’intenzione di lasciare a casa 21mila dipendenti sparsi
in tutto il mondo. Il futuro di Icl, che ha chiuso in rosso gli ultimi cinque
anni fiscali, appare più che mai incerto.

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