Ibm vuole un mainframe ancora più popolare

Tracciata la nuova roadmap per lo sviluppo del mercato mainframe, fra tecnologie per l’integrazione e la trasformazione e creazione di centri on demand.

8 ottobre 2004

Ibm ha portato alla luce la nuova roadmap della propria strategia mainframe.


Partendo dai capisaldi delle funzioni integrate per l’alta disponibilità, la sicurezza, la virtualizzazione e la gestione intelligente del workload ha pianificato nuovi investimenti il cui fine è quello di rendere ancora più popolare e diffuso, perché di supporto all’intera infrastruttura informativa, l’utilizzo dei mainframe.


I punti salienti dell’evoluzione tecnologica partono dal supporto per Ibm Virtualization Engine Systems Services, con il rilascio di Enterprise Workload Manager, il tool per il monitoraggio end to end e la gestione delle applicazioni, entro la fine dell’anno.


Dopodiché (entro il primo trimestre 2005) Big Blue introdurrà Gdps Hyperswap Manager, una soluzione entry level di centralizzazione delle operazioni di backup e recovery (quindi pensata per la gestione dinamica dei sottosistemi storage), il cui rilascio è previsto nel primo trimestre del 2005.


Sempre per lo stesso periodo è previsto il rilascio del Communication Controller for Linux su zSeries, che punta a semplificare l’integrazione dei network Sna usando un’immagine Linux per sostituire le funzioni che oggi sono disponibili sui Communication Controller 3745 e 3746.


Intanto Big Blue rende disponibili i motori zAap (zSeries Application Assist Processor) con z/Os 1.6, per l’integrazione di workload basati su Java con le applicazioni e i database legacy e il z/Transaction Processing Facility (z/Tpf) Enterprise Edition 1.1.0.


Si tratta di un sistema operativo di nuova generazione progettato per l’elaborazione ad alta velocità delle transazioni nei settori bancario, finanziario, turistico e pubblico. L’Os supporta i linguaggi C/C++ e la z/Architecture a 64 bit e può elaborare decine di migliaia di transazioni al secondo.


Uno degli immediati passi applicativi concreti dettati dalla nuova strategia di popolarizzazione del mainframe è dato dalla costituzione di un On Demand Banking Protoype Center a Montpellier, in Francia, che fungerà da ambiente operativo on demand completo per gli istituti bancari.


Obiettivo del centro sarà di dimostrare come un’infrastruttura on demand basata su mainframe possa contribuire a fornire servizi mirati in tempi più rapidi, rispondere alle nuove disposizioni di legge, valorizzare i sistemi esistenti e gestire i fermi di sistema sia previsti sia non pianificati. Un caso, quindi, quello del centro francese, di integrazione del mainframe con le strutture operative, che accomunano tutta l’industria.


Entro l’anno prossimo, infatti, analoghe architetture saranno realizzate anche per i settori della Pa e delle assicurazioni.


Per quanto riguarda la necessaria e continua creazione di competenze sui mainframe, Ibm sta collaborando con le università mondiali per creare 20 mila nuovi specialisti entro il 2010.


È idea di Ibm, anche, creare la carica di Responsabile Ssi (Strategic Support Initiative), nuovo ruolo pensato per aiutare aziende ed enti pubblici a migliorare l’impiego dei mainframe e dello storage e ad applicare le conoscenze esistenti alle infrastrutture on demand.

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