Ibm tranquillizza i mercati

La trimestrale della società e soprattutto la conferma delle previsioni sull’intero esercizio placano i timori di recessione a breve termine sui tecnologici.

Dopo i timori della scorsa settimana, quando l’idea di possibili trimestrali al ribasso per i titoli top tra i tecnologici statunitensi aveva riacutizzato voci di recessione nella spesa It delle aziende, arriva Ibm a tranquillizzare gli animi.

Nel terzo trimestre dell’esercizio in corso, la società ha registrato infatti un fatturato di 25,3 miliardi di dollari, in crescita del 5% rispetto al pari periodo dell’anno precedente.
Gli utili si sono attestati invece a 2,8 miliardi, in questo caso in crescita del 20% rispetto all’anno scorso.

Il Ceo della società, Sam Palmisano, ha confermato agli analisti le previsioni a suo tempo rilasciate sull’intero 2008, segnale questo che gli osservatori guardano con estremo favore. Qualcuno ha persin dichiarato che avere “società che confermano le previsioni di inizio anno è un grosso risultato di questi tempi“.

Con particolare favore viene vista la composizione del fatturato presentato da Ibm: due terzi provengono da mercati esterni agli Stati Uniti e se è vero che un quarto del fatturato si ascrive al comparto finanziario, mai come ora sotto pressione, è altrettanto vero che Ibm è in grado di compensare con servizi e contratti software pluriennali, che alla fine pesano per oltre la metà sul suo fatturato complessivo.

Va detto che la presentazione dei risultati di Ibm ha portato una ventata positiva non solo sul titolo della casa di Armonk, ma anche sui titoli dei suoi principali competitor.

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