Ibm rafforza la propria offerta di server blade

Prevista per il 2003 una tornata di annunci nella fascia di server a base Intel. Ma potrebbe arrivare un blade anche con cuore Risc/Unix.

28 novembre 2002 Big Blue si sta focalizzando sui propri prodotti Intel per il 2003. Nella parata di server Intel, in uscita per il prossimo anno, c’è un sistema con 32 chip Xeon, un server blade con quattro processori Xeon a pezzo, e una linea di sistemi Itanium 2 che partono con quattro processori per arrivare fino a 16.

La casa di Armonk sta anche predisponendo il lancio di server blade in combinazione con l’offerta Unix, inserendo i processori Power in uno chassis per server blade Intel. I nuovi prodotti, riflettono un cambiamento per Ibm. Nel 1998, vedendo un costante aumento nell’utilizzo dei processori Intel e del sistema operativo Microsoft, la società ha concluso che era venuto il momento di fare qualcosa per la propria linea di server Intel, all’epoca NetFinity e ora chiamata xSeries. Una mossa accelerata quando la stessa Ibm è entrata a far parte dei predicatori della religione Linux, ormai due anni fa. Il primo risultato di questo ampio piano di ristrutturazione, conosciuto come progetto X Architecture, si è consolidato quest’anno con i server x440, dotati di otto processori. A fine dicembre, sarà disponibile anche una versione a 16 processori.

Lo stesso chipset Exa che collega assieme i processori principali nell’utilizzo dell’x440 è utilizzato anche nella versione Itanium. La prima versione di questo sistema, che utilizza quattro processori Itanium 2, sarà disponibile all’inizio del prossimo anno, mentre alla fine del 2003, il sistema si espanderà fino a ospitare 16 processori Itanium.

Ibm ha realizzato sino a oggi 200 server blade. Il suo primo sistema, denominato BladeCenter, utilizza due processori Xeon, ma nel 2003 arriverà un sistema dotato di quattro processori Xeon, che permetterà di migliorare e velocizzare alcune operazioni, come quelle che girano sui grandi server e-mail Microsoft Exchange.

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