Ibm e Intel utilizzeranno una comune architettura “blade”

Importante intesa nel segmento dei server “sottili” fra due player di grande peso. Primi interessati dalla collaborazione saranno i modelli BladeCenter, attesi per la fine del mese.

Ibm e Intel uniranno le forze per lo sviluppo congiunto di una nuova generazione di blade server ultrasottili, un impegno che proseguirà nell’arco dei prossimi anni. I due partner si incontreranno per decide quali modelli utilizzare e quali aziende scegliere per progettare i nuovi sistemi, ha riferito Tim Dougherty, responsabile delle strategie Ibm in questo mercato. Entrambi sono però autorizzati a costruire e commercializzare server di tipo blade diversi dalla futura architettura comune.

I primi modelli destinati a rientrare nei termini dell’accordo saranno gli Ibm BladeCenter, il cui annuncio è atteso per la fine del mese. I blade server sono sistemi sottili organizzati su più schede inserite, come i libri di uno scaffale, nello stesso alloggiamento. È stata l’unica voce positiva di un mercato generalmente depresso. La collaborazione tra Ibm e Intel verterà sui sistemi basati su processori di alta gamma come Xeon e Xeon Mp. Altri costruttori, come Hewlett-Packard, utilizzano per questo tipo di sistema anche processori meno potenti, come il Pentium III. Utilizzare chip poco potenti comporta comunque seri ostacoli da superare in termini di dissipazione del calore. Il problema si complica ulteriormente quando la velocità, la potenza e quindi il calore generato dai chip aumentano in misura importante.

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