Anche i Power4 per i blade Ibm

Big Blue sta provando ad arricchire l’offerta server blade con la nuova generazione di processori di derivazione PowerPc.

Ci saranno anche i futuri processori Power4 nei blade di Ibm. Questa è la sintesi delle dimostrazioni che Big Blue sta organizzando attorno la propria offerta di blade server, cercando di battere, sul terreno della potenza computazionale, concorrenti come Sun.


Ibm, in sostanza, vuol spiegare alla propria utenza di sapersi affrancare dalla “monocoltura” Intel nella realizzazione dei nuovi sistemi per i datacenter.


Attualmente, infatti, la proposta di Big Blue, il BladeCenter H20, un sistema che, di base, cuba 7U ed è fatto di quattro blade a due vie, stipabile in un rack di 42U con la concorrenza massima di 168 processori, è interamente riversa sul fronte di Santa Clara.


I blade dell’H20, infatti, tutt’ora montano uno o due Pentium 4 Xeon a 2 o 2,2 GHz (i cosiddetti Prestonia), e sono predisposti già per il supporto ai P4 Xeon Mp, chiamati Gallatin, che Intel rilascerà il prossimo anno come agigornamento dell’attuale Xeon conosciuto come Foster. Previsti, anche, dei blade capaci di imbarcare gli Itanium 2 a 1 GhzMcKinley e i Madison a 1,3 GHz.


Per chiamare a raccolta attorno al mondo blade la tradizionale utenza affezionata al paradigma PowerPc, Big Blue sta facendo girare in questi giorni dei blade con processori Power4 a due vie, di cui non sono state specificate le caratteristiche, ma che si presume che siano del tipo Power4-II, con 1 GHz di clock. Si sa anche che l’ambiente di lavoro del blade testato è rappresentato da Aix e Linux.


Peraltro, Ibm potrebbe impiegare nei prossimi trial anche il recente PowerPc 970, chip che è stato presentato tempo fa come motore per server della serie P e per i prossimi sistemi Apple.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome