Ibm porta lo storage «capace» alle Pmi

Prossimo al rilascio il Ds4700 Express, sistema disco per il midrange, ma con connotati enterprise, nel segno dei 4 Gbps.

Un nuovo sistema di storage capace di supportare collegamenti completi a 4Gbps (come si usa dire, end-to-end, ossia su tutto il ciclo di trasferimento del dato), il Ds4700 Express, consente a Ibm di rinforzare la propria proposta verso le Pmi.

Il nuovo sistema disco esterno (array), con cui Big Blue intende perseverare in una crescita di mercato che l’ha portata nell’ultimo trimestre, secondo Idc, a migliorarsi di oltre il 6% in Italia, sarà disponibile a inizio di giugno.

Porta, al tempo stesso, dischi Fibre Channel e Serial Ata, il che significa che consente di miscelare, in automatico, le prestazioni proposte dalle due tecnologie, a seconda dell’utilizzo che l’utente ne fa. L’architettura di switching interna, poi, ottimizza il traffico su disco, mitigando i tradizionali privilegi auto-indotti che avvengono negli array quando un disco si rivela molto attivo.

Insomma, si tratta a tutta prima, di un sistema con caratteristiche di fascia alta, che non stupirebbe trovare in una San (Storage area network) di una grande impresa. Ma Ibm lo propone alla media, anche grazie a un consolidamento della tecnologia di base e a un prezzo ritenuto adeguato (superiore ai 19mila dollari).

Segno che anche nelle Pmi si sta lavorando, sul lato dell’offerta, per affermare le San ad alta velocità di trasferimento dati, cioè a 4 Gbps. Con una tecnologia, però, come si usa dire, “non-disruptive”. Ossia, se l’utente ha una infrastruttura che viaggia a 1 o 2 Gbit, il sistema si autoconfigura per quella velocità.

Anche a livello di funzioni di gestione, il Ds 4700 presenta connotati di taglio enterprise, come la funzionalità di copia dati remota (tipicamente usata da chi ha insallazioni doppie, fisicamente separate) o quella per il backup e restore veloce dei database di posta elettronica di Exchange.

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