Ibm espande il portfolio dei prodotti on-demand

Le nuove offerte sono concepite per aiutare le aziende ad utilizzare i propri server e le apparecchiature di storage in maniera più efficiente.

5 Maggio 2003 Dovrebbe aver luogo nei prossimi giorni l’annuncio, da parte di Ibm, di una serie di novità del proprio portfolio on-demand che includono prodotti per la virtualizzazione storage, software per la riunione di server applicativi, strumenti che facilitano l’aggiunta di server per aumentare capacità e balance server load, nonché diverse offerte del tipo “pay-as-you-grow” per lo storage e i sistemi blade server.

Big Blue continua così ad assecondare le necessità delle aziende, mirate a semplificare gli ambienti It in un momento in cui il taglio dei costi rappresenta una priorità fondamentale, lanciando iniziative che mettono a disposizione degli utenti capacità di elaborazione on-demand, ossia erogabili in base alle effettive esigenze. San Volume Controller, San Integration Server e San File System sono i primi prodotti di virtualizzazione storage di Ibm, concepiti per offrire una singola visuale e un facile accesso a tutte le risorse di storage su di un network. Le aziende possono così ottimizzare l’utilizzo delle capacità di immagazzinamento elettronico e semplificare l’uso e la gestione di sistemi di storage multipli. Inizialmente tali prodotti opereranno solo su hardware Ibm. Secondo Scott Drummond, direttore dello storage di rete di Ibm, i prodotti di altri vendor come Hp, Emc e Hitachi Data Systems saranno presto testati nell’ottica di un possibile supporto entro la fine dell’anno.

San Volume Controller, per aziende che dispongono già di una San, verrà distribuito a Luglio a un prezzo base di 75mila dollari. Non si conosce ancora il prezzo di San Integration Server, indirizzato agli utenti che intendono aggiungere capacità o costruire la loro prima San, che verrà lanciato un mese dopo. San File System, che automatizza la gestione dei dati nei più diffusi sistemi di storage, dovrebbe invece essere disponibile a partire da Dicembre. Per quanto riguarda l’area dei server applicativi, Ibm lancia un software che permetterà agli utenti di riunire le macchine (capacità viste da alcuni esperti come un’estensione di quelle relative al clustering) e quindi di bilanciare fra esse il carico di lavoro in maniera dinamica, in base ai cambiamenti del volume di traffico. Il software, chiamato Server Technology per WebSphere Application Server, inizialmente sarà offerto ai clienti che utilizzano l’edizione Enterprise di WebSphere Application Server, a un prezzo che si aggira intorno ai 100mila dollari, software e servizi inclusi.

Come parte della propria strategia di Autonomic Computing, Ibm lancia il tool Web Server Provisioning, che avverte l’amministratore circa l’eventuale necessità di aggiungere nuovi server al sistema, e in questo caso li configura automaticamente per le specifiche mansioni. L’azienda di Armonk espande inoltre la propria Open Infrastructure Offering, programma con cui intende offrire ai clienti la possibilità di acquistare l’hardware pagando solo in base all’utilizzo. Le macchine della serie eServer BladeCenter e i prodotti di storage Shark sono adesso disponibili con capacità di standby on demand, permettendo agli utenti di aggiungere o ridurre i server blade e le capacità di storage e di pagare solo per la capacità di elaborazione erogata.

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