I mistery shopper colpiscono in Lombardia

I finti clienti targati Microsoft scovano 47 pirati su 154 visite. La situazione peggiore a Bergamo

11 dicembre 2002 Altro colpo di Microsoft contro i rivenditori che propongono software non originale preinstallato sui pc. A cadere nella rete questa volta sono stati 47 reseller lombardi sparsi fra le città di Milano, Bergamo, Lecco, Como e Varese. Su 154 ispezioni dei mistery shopper poco più del 30% ha dato esito positivo. In particolare i risultati peggiori Microsoft li ha riscontrati a Bergamo dove il 47% dei punti vendita visitati proponeva software illegale, Como (37%), Milano (35%), mentre molto più virtuoso è il comportamento dei dealer di
Lecco e Varese dove le percentuali si fermano al 6,2 e 10,5%.
Microsoft non ha ancora deciso se dare corso alla solita campagna pubblicitaria che presenta i nomi dei pirati “colpiti e affondati”. Di sicuro partirà l’azione in sede civile contro i duplicatori illegali.
“Partendo da una base di segnalazioni fatte da altri rivenditori e utenti che segnalano strane variazioni di prezzo – ha spiegato Massimo Mazza dell’antipirateria di Microsoft – i mistery shopper visitano i punti vendita fingendosi clienti interessati all’acquisto di un pc per verificare se il rivenditore propone software originale o duplicato”. Gli emissari Microsoft, ha precisato Mazza, non istigano i rivenditori all’azione illegale ma aspettano che il dealer faccia la sua offerta.
Il risultato sono i dati della campagna lombarda di Microsoft che accanto al bastone dei mistery shopper usa la carota della sensibilizzazione. Sul suo sito da qualche giorno la società ha attivato un questionario di autovalutazione online per le aziende che in forma anonima possono valutare il profilo di rischio riguardo l’utilizzo illegale delle licenze.

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