La lotta ai pirati diventa europea

Bsa e altre associazioni premono per una direttiva Ue che contenga sanzioni pesanti e altre misure contro chi duplica software, musica e film

Nonostante gli sforzi di Bsa e vendor la pirateria non presenta segni di flessione. Per questo Business software alliance e le associazioni che rappresentano gli interessi delle società che operano nel campo musicale e cinematografico hanno sollecitato l’Unione Europea ad adottare nella prossima direttiva provvedimenti più incisivi contro la riproduzione illegale di prodotti coperti da copyright. In pratica le associazioni chiedono sanzioni pecuniarie e risarcimenti danni realmente deterrenti, una ragionevole presunzione della titolarità del copyright, per evitare ritardi che in alcuni casi permettono ai pirati di evitare il giudizio, sequestro e deposito delle prove delle attività pirata con la possibilità di effettuare azioni preventive che consentano il sequestro e l’acquisizione delle prove prima che i pirati possano distruggerle. Inoltre le associazioni chiedono il diritto di informazione relativamente a produzione e distribuzione, affinché possa essere identificato il produttore o il distributore originale delle copie illegali e l’introduzione della obbligatorietà del Sid (Source identification code), il codice obbligatorio per l’identificazione dell’origine che potrebbe consentire di risalire alle fonti degli oltre 100 milioni di dischi piratati prodotti in Europa ogni anno.

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