I clienti giudicano positivamente la fusione Hp-Compaq

Una valutazione positiva sul merger emerge da un recente studio pubblicato da Idc, che sottolinea gli sforzi compiuti in direzione dell’ottimizzazione finanziaria, pur senza nascondere che il processo è tutt’altro che concluso. Registrata una certa fedeltà dell’utenza, che ha dato fiducia al nuovo m

16 dicembre 2002 A sei mesi dalla conclusione della controversa operazione Compaq, le clientela di Hewlett-Packard è soddisfatta dello stato raggiunto dalla fusione. E’ questa la conclusione raggiunta da uno studio pubblicato questa settimana dagli analisti Idc, che non nascondono tuttavia la portata del cammino che la nuova azienda nata dal merger deve ancora compiere. «I progressi compiuti da Hp sono notevoli», hanno affermato gli autori dello studio nel corso di una presentazione.

Finanziariamente i passi avanti compiuti sono significativi, ma alcune divisioni aziendali continuano a perdere soldi. Il numero di licenziamenti, più ingente del previsto, ha contribuito molto alla riduzione dei costi. Mentre il lavoro effettuato a livello di integrazione ha evidentemente consentito ad Hp di comunicare con efficacia le nuove strategie di prodotto. Al punto che oltre la metà dei clienti ammette di non aver registrato sostanziali mutamenti nei rapporti col fornitore. Secondo Idc, Hp è riuscita a contenere il fenomeno dell’esodo verso altri vendor che caratterizza tradizionalmente i periodi immediatamente successivi a una grande acquisizione. Molto elevato il gradimento da parte degli acquirenti di tecnologie di storage, abbastanza soddisfatti coloro che hanno invece comperato personal computer, server e palmari. Ora Hp deve continuare a sviluppare nuovi e accattivanti prodotti per la mobilità, come i Tablet Pc.

Migliore del previsto il rendimento della divisione servizi, ben posizionata per competere con i maggiori protagonisti del settore, inclusa Ibm. Compaq e Hp (che ha sempre evitato di entrare in competizione con Compaq sui servizi) hanno dimostrato di non avere avuto clientele troppo sovrapponibili, il che ha reso possibile una transizione senza troppi traumi e licenziamenti. Se Hp vuole davvero rafforzare la sua immagine di fornitore infrastrutturale, dovrà sviluppare forti alleanze con partner consulenziali come Accenture e Bearing Point. Allo studio hanno partecipato come intervistati oltre mille aziende e dieci partner di canale ed è su quest’ultimo piano che Hp potrebbe sperimentare le maggiori difficoltà. I rivenditori di server e computer Intel, in particolare, si sentono minacciati dalla forte enfasi sul canale diretto che la nuova azienda sembra favorire in questo momento. Conciliare i due aspetti è possibile, conclude Idc, ma richiederà un grosso sforzo di relazione con i partner.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome